Inceneritore: l'applauso di Caldoro

Dal governatore lodi a Cirielli "Invertita la tendenza"
Ma Legambiente protesta
22 giugno 2011 - Ivana Infantino
Fonte: Il Mattino Salerno

«Il termovalorizzatore non s’ha da fare». A dirla alla Manzoni è il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo che, al di là dello scontro politico-istituzionale tra Provincia e Comune, riaccende i riflettori sulla localizzazione dell’impianto. Per il presidente di Legambiente, Cupa Siglia non è il sito adatto. «Si tratta – spiega - di un’area già messa a dura prova dal punto di vista ambientale perché nel giro di pochi chilometri si assiste alla concentrazione di un cementificio e di una serie di impianti per lo smaltimento rifiuti che andrebbero messi a norma». Insomma, per Buonomo, Cupa Siglia rappresenta già «un coacervo di elementi che sconsiglierebbero, al di là della gestione, la realizzazione dell’impianto». Intanto, se da una parte è partito il conto alla rovescia per l’aggiudicazione definitiva, dall’altra pendono una serie di interrogativi e di ricorsi sull’impianto. L’area, seppure in maniera parziale, non ha più la stessa destinazione d’uso che aveva tre anni fa, quando ci fu l’individuazione e la prima gara. Il termovalorizzatore - che avrà una capacità di smaltimento di 300mila tonnellate annue – è quindi incompatibile con la destinazione urbanistica prevista dalla variante approvata dal consiglio comunale nel 2010. Un cambio di destinazione d’uso che fa di Cupa Siglia una zona per attività artigianali. Per la Provincia, però, la variante è nulla, perché non conforme al piano territoriale di coordinamento provinciale. Di qui una serie di interrogativi giuridico-amministrativi. L’iter, in ogni caso, procede e con l’aggiudicazione provvisoria si aggiunge un altro importante tassello per la conclusione della procedura. L’appalto - aggiudicato alla Daneco Impianti in associazione temporanea d’impresa con Acmar e Rcm Costruzioni - prevede la costruzione e la gestione dell’impianto per 18 anni. L’importo complessivo è di 284.461.278 milioni di euro di investimento e la durata dei lavori è stimata in 780 giorni. Soddisfatto il governatore Stefano Caldoro, convinto che «l’aggiudicazione della gara rappresenta un atto significativo che, inserito nel piano regionale, assicura un normale funzionamento del ciclo». «Al presidente della Provincia Cirielli e alla sua giunta - continua - va riconosciuto il grande merito di aver svolto un ottimo lavoro nel rispetto dei tempi previsti, segnale che testimonia l’inversione di tendenza rispetto al passato».

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