"Rifiuti, bisogna evitare l'emergenza"
Cimitile: subito il decreto
Gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Alla Rocca dei Rettori si è svolta la prevista riunione del Tavolo inter-istituzionale convocata dal presidente della Provincia, Aniello Cimitile. Erano presenti: il prefetto Michele Mazza; l’europarlamentare Erminia Mazzoni; i senatori Pasquale Viespoli e Cosimo Izzo; i deputati Mario Pepe, Costantino Boffa e Nicola Formichella; il sindaco del capoluogo Fausto Pepe; l'amministratore unico della società Samte, Luigi Diego Perifano; l’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto. Impossibilitati a partecipare per impegni istituzionali precedentemente assunti, hanno fatto pervenire comunicazione scritta di adesione all’iniziativa, i consiglieri regionali Sandra Lonardo e Umberto Del Basso De Caro. Il presidente Cimitile ha relazionato sullo stato di crisi che si sta verificando in Campania per effetto della recente sentenza del Tar Lazio che ha bloccato i trasferimenti di rifiuti fuori regione. Una situazione che, ha sottolineato Cimitile, rischia di mandare in tilt il sistema messo in piedi soprattutto dalle province virtuose come quella sannita. Qualora infatti non vi fosse l’intervento governativo, c’è la concreta possibilità di dover dichiarare la non autosufficienza per i conferimenti nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. Il presidente della Provincia, quindi, ha detto che la palla passa al Governo il quale deve varare al più presto un decreto legge in modo da non compromettere l’equilibrio attuale. A tal proposito, Cimitile ha auspicato che vengano messi al bando i veti imposti sin qui dalla Lega Nord per prendere decisioni nell’interesse del territorio campano e dei suoi abitanti. Ciò al fine di scongiurare la dichiarazione dello stato d’emergenza che provocherebbe nuovamente il commissariamento della gestione rifiuti con tutte le problematiche ad esso connesse. In merito alla vicenda dei lavoratori dei disciolti Consorzi, il Tavolo interistituzionale ha preso atto delle intervenute sentenze e ritiene che queste vadano ovviamente attuate. Tuttavia, consapevole delle difficoltà che potrebbero insorgere, il Tavolo ritiene che si possano perseguire tutte le strade possibili per verificare in sede di governo regionale e nazionale l’esistenza di sbocchi diversi e soluzioni sostitutive o integrative. Intanto una delegazione degli operai degli ex consorzi ha incontrato i partecipanti al tavolo all’uscita chiedendo il massimo impegno per garantire i posti di lavoro. Un altro gruppo ha manifestato per il lavoro con un sit in nella basilica di San Bartolomeo. In margine al vertice, l’on. Boffa ha dichiarato che «quanto accaduto nell'ultima seduta del Consiglio dei Ministri dove di tutto si è discusso tranne che della questione rifiuti in Campania è grave». «Non si può pensare di governare un Paese in questo modo - aggiunge il deputato -. Eppure pensavamo di aver già fatto il pieno, nel corso di questa legislatura, di provvedimenti e atteggiamenti antimeridionali. «La Campania è dunque condannata, per mano del Governo nazionale, ad una nuova emergenza con tanto di immagini di strade strapiene di rifiuti, tra l'altro proprio all'apertura della stagione estiva turistica. La giunta della Regione Campania dal canto suo, dal giorno del suo insediamento, si è distinta per l’incapacità e l’inconcludenza operativa e per la sterilità programmatica. Una nuova emergenza, ovviamente, rischia di investire pesantemente anche il Sannio perché sarà fermato l'impianto di Casalduni che non potrà più conferire con regolarità la frazione secca dei rifiuti presso il termovalorizzatore di Acerra che sarà impegnato sulle esigenze delle vaste aree metropolitane. La normativa infatti impedisce lo stoccaggio di rifiuti superiore a un certo quantitativo, da qui lo stop forzato per Casalduni. Per evitare che ciò accada e scongiurare questa nuova e gravissima crisi rifiuti, il Governo deve adottare ad horas un provvedimento capace di sbloccare l'opportunità di trasferire i rifiuti fuori regione. E tutti i parlamentari meridionali sono chiamati a fare squadra, al di là delle appartenenze, e a farsi sentire con forza». Oltre a questo decreto, secondo l’on. Boffa, il Governo centrale è chiamato a dare risposte anche sulla questione dei lavoratori degli ex Consorzi rifiuti e tutelare l’occupazione.