Chiude Sardone ventoquattr'ore per evitare la crisi

Il sito di stoccaggio off-limits da mezzanotte
Ostaglio è già saturo, cresce il rischio paralisi
18 giugno 2011 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Ogni ora che passa la crisi dei rifiuti è sempre più vicina. Questa sera, a mezzanotte, scade l’ordinanza temporanea firmata dal presidente della Provincia Edmondo Cirielli per l’apertura del sito di trasferenza di Sardone, ch’è servito per garantire una ritrovata operatività al tritovagliatore di Battipaglia negli ultimi sei giorni. È una scadenza temporale decisiva che suona più come una sorta di dentro o fuori. Con la chiusura dell’impianto di stoccaggio provvisorio in località Giffoni Valle Piana, i comuni della provincia di Salerno restano col fiato sospeso. Il rischio della paralisi del ciclo di smaltimento dei rifiuti potrebbe materializzarsi ufficialmente già martedì, quando nei siti di trasferenza si toccherà la soglia limite di capienza per i conferimenti della frazione indifferenziata da sversare allo stabilimento di tritovagliatura e imballaggio di Battipaglia. Con l’impianto di Sardone nuovamente off limits da domani, lo Stir resterà senza alcuna possibilità di alleggerire la giacenza dei rifiuti organici tritovagliati in attesa del trasferimento in una discarica fuori regione. Ma senza il placet del governo, chiamato a emanare il decreto antirifiuti, ogni trasferimento è impossibile. Senza l’unica valvola di sfogo rappresentata dal sito di trasferenza di Sardone, lo Stir sarà al collasso in tre, al massimo quattro giorni. Una situazione sull’orlo della crisi che ha spinto ieri Cirielli a ribadire la sua posizione intransigente nei confronti del governo che tentenna sul via libera al decreto che dovrà riattivare i flussi dei conferimenti fuori regione. Il caos rifiuti è alla porte, pronto per esplodere sul territorio salernitano. A poche ore dal blocco dei conferimenti provvisori al sito di trasferenza di Sardone, lo Stir ha lavorato ieri 800 tonnellate di frazione indifferenziata. C’è da dire che in sei giorni il tritovagliatore di Battipaglia ha assunto un equilibrio operativo tanto precario quanto necessario per non far cadere nell’emergenza i comuni del salernitano lavorando 3.100 tonnellate di immondizia, 1.500 delle quali parcheggiate al sito di trasferenza provvisorio di Sardone che ora va evacuato. A Battipaglia ieri è stata una corsa contro il tempo per svuotare il più possibile i piazzali del sito dalle «big bags» contenenti i rifiuti organici stabilizzati da portare in discarica fuori regione. Si sono così affrettati i tempi per intensificare i flussi di conferimento provvisori al sito di Sardone prima del blocco che scatterà questa notte. Ancora questa mattina ci sarà la possibilità di portare nel sito di Giffoni Valle Piana altre 750 o 800 tonnellate di spazzatura. Poi ci sarà lo stop. Situazione al limite della sostenibilità al sito di trasferenza di Ostaglio, dov’è raccolta la frazione indifferenziata prodotta dal capoluogo. Nel piazzale dell’impianto sono stipate 1.500 tonnellate. Secondo l’assessore comunale all’Ambiente, Gerardo Calabrese, resta martedì la data segnata in rosso, quando al sito di stoccaggio del capoluogo saranno sversate oltre 240 tonnellate di rifiuti indifferenziati. «Se lo Stir si dovesse fermare saremo pronti a seguire il nostro canale alternativo che ci consente di portare i rifiuti indifferenziati alla piattaforma di recupero privata Nappi Sud di Battipaglia - dice Calabrese - Salerno non deve avere i rifiuti in strada».

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