Rogi e rivolte, sui cumuli spunta il tricolore

Bloccata dalla spazzatura via Speranzella
Proteste a Pianura, fiamme al Rione Traiano
18 giugno 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Il tricolore torna a sventolare in via Toledo: ma questa volta su una montagna di rifiuti. Accanto la scritta: «Viva l'Italia» e poco più avanti su un altro cumulo un altro cartello: «Monumento ai 150 anni dell'unità». Ieri la strada dove solitamente passeggiano i turisti (alcuni non hanno mancato di immortalarsi in foto con sfondo dei immondizia) era invasa da rifiuti di tutti i tipi, inclusi gli ingombranti, depositati da cittadini incoscienti, e le strade circostanti, quelle dei quartieri Spagnoli erano impraticabili. Di qui la protesta degli abitanti di via De Cesare e di via Speranzella che hanno chiuso il passaggio rivoltando i cassonetti. A placare la rivolta polizia e vigili urbani. Fabio Chiosi (Pdl), presidente della prima municipalità parla di «situazione drammatica, le condizioni di degrado, soprattutto nei Quartieri Spagnoli sono critiche. Ho chiesto alla Asl di disinfettare i sacchetti per evitare il propagarsi di epidemie». Stracolmi perfino i contenitori di piazza Carolina, proprio accanto alla prefettura dove si sono riuniti i vertici di Regione, Comune e Provincia per tentare l'ennesima soluzione all'emergenza. Nel pomeriggio proteste e barricate anche a Piscinola dove la circolazione è stata bloccata. A breve distanza di tempo, l'azione è stata ripetuta in via San Donato, a Pianura, periferia occidentale, ed in via Nicotera, tra i Quartieri Spagnoli e Monte di Dio, nel centro della città. In serata proteste e roghi al rione Traiano. Rifiuti in fiamme e tensione. Ieri a terra c'erano più di duemila tonnellate di spazzatura equamente distribuite tra centro e periferia. Ha spiegato il neo presidente dell'Asìa, Raphael Rossi: «La situazione è grave. Giovedì notte i mezzi dell'Asia hanno potuto raccogliere poco per l'impossibilità di sversare». E oggi in strada ci dovrebbero essere circa 2400 tonnellate: la partecipata del Comune di Napoli avrebbe dovuto sversare, infatti, 250 tonnellate a Santa Maria Capua Vetere, ma l'impianto è praticamente chiuso perché ingombro di frazione umida. Difficoltà anche a Giugliano dove è stata portata poco più della metà delle 600 tonnellate previste. E non solo: 9 camion di grossa portata erano ancora pieni nel tardo pomeriggio. Nei prossimi giorni dopo l'apertura dei siti di stoccaggio è stata prevista una raccolta straordinaria. «Assicureremo tutti gli sforzi – dice Rossi – per raccogliere non solo la spazzatura prodotta quotidianamente, ma anche gli arretrati. Nel frattempo l'azienda prosegue nella organizzazione di quanto previsto dalla delibera sulla differenziata approvata nella prima riunione della nuova giunta: puntiamo al raddoppio del porta a porta. Raggiungeremo i 330 mila abitanti previsti in novanta giorni». Ieri il sindaco De Magistris, con gli assessori ai rifiuti e al bilancio, ha partecipato alla prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione per affrontare i problemi dell'azienda. «Agli uomini dell'Asìa abbiamo chiesto un ulteriore sforzo dopo tutti quelli affrontati nei mesi precedenti. Non vogliamo farci schiacciare dall'emergenza, ma stiamo già progettando la normalità. Non era mai avvenuto prima, sottolinea il presidente che a una riunione del Cda intervenissero contemporaneamente sindaco, vice sindaco e l'assessore al Bilancio. Al termine Rossi ha ricevuto dal CdA tutte le deleghe operative che gli consentiranno di lavorare con pienezza di poteri ed efficacia.

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