La sfida di de Magistris: via i rifiuti in cinque giorni

Accordo con la Regione, sbloccati i fondi per la differenziata. Il Sindaco: forte intesa tra le istituzioni
18 giugno 2011 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Una missione bipartisan a Bruxelles e una promessa: «In 5 giorni libereremo Napoli e la provincia dai rifiuti». Il sindaco Luigi de Magistris e il suo vice Tommaso Sodano mostrano il piglio sicuro ma non nascondono le preoccupazioni per lo scarso appoggio del governo. «Sono molto soddisfatto del metodo di lavoro e dei ritmi che abbiamo impresso sulla questione rifiuti - dice de Magistris - abbiamo fatto in 4 giorni quello che non si è fatto in 10 anni di amministrazione Iervolino» dice il sindaco. Comune, Regione e Provincia sono impegnate intorno allo stesso tavolo, quello della Prefettura, per trovare una soluzione all’emergenza. «È stato un incontro molto importante - spiega de Magistris - e abbiamo ragioni di ritenere che nei prossimi 4-5 giorni Napoli e provincia saranno liberate dalla spazzatura». Quanto a Palazzo Chigi il giudizio è netto: «Il governo si è lavato le mani come Ponzio Pilato», il riferimento è alla mancata approvazione del decreto legge per sbloccare i flussi extraregionali dei rifiuti. Ovvero la possibilità di spedire la spazzatura fuori regione senza accordi di programma che richiedono per la stipula almeno 3 mesi. «Ci auguriamo - attacca ancora il sindaco - che Berlusconi, superata Pontida, conla Lega che spinge per provvedimenti razzisti e xenofobi possa considerare che Napoli è la terza città d’Italia. Ma sono sicuro che anche senza governo riusciremo a risolvere la situazione». L’assessore Sodano ha poi annunciato la chiusura di «un accordo con la Regione per sbloccare gli 8 milioni e 500mila euro», che verranno gestiti direttamente da Asia, la società partecipata del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti. La parola passa a Sodano, il super-esperto e vice di de Magistris. Il piano per pulire Napoli è semplice ma non facile da attuare: svuotare gli Stir per farli funzionare. Per fare questo servono i siti di trasferenza. «Se non si correrà ai ripari presto - spiega Sodano - oggi avremo 2300 tonnellate a terra. Purtroppo in questo momento mi trovo a dover difendere un’impiantistica che non ho mai condiviso, ma attualmente per pulire la città dobbiamo usare questi impianti». Sodano è preoccupato. «In questi anni non c’è stata programmazione. La capacità residua delle discariche in Campania è di appena 100mila tonnellate». La buona notizia arriva dall’accordo con la Regione che ha consentito lo sblocco di 8,5 milioni di euro da mettere in campo per la differenziata così si dà corpo alla prima delibera della giunta de Magistris: «Ci serviranno per attuare il piano, li gestirà direttamente Asìa» dice il vicesindaco. Sarà Fortini, ex ad, confermato a sorpresa a doverli gestire, visto che sua è la delega alle banche e agli enti. Capitolo Bruxelles. Mercoledì prossimo il sindaco ha annunciato la sua presenza alla Commissione Ue, insieme al presidente della Regione Stefano Caldoro. La missione è convincere la Ue a sbloccare 145 milioni di euro destinati alla Campania per l’emergenza rifiuti. La quota parte di Napoli è quella più sostanziosa. Sindaco e governatore dovranno convincere i commissari che hanno aperto la procedura d’infrazione che qualcosa è cambiato. Finora a essere bloccato è il piano regionale. De Magistris ha preparato per questo l’opzione «B» ovvero un piano Napoli nel caso arrivasse un altro a Caldoro. Nella sostanza si tratta di uno stralcio. Mercoledì naturalmente i due sperano di andare a Bruxelles sapendo che dietro di loro non ci sarà una scia di circa 10mila tonnellate di spazzatura che sporca Napoli e tutta la sua provincia. Altrimenti sarebbe davvero difficile convincere l’Europa che i tempi sono cambiati.

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