Asìa, Rossi e Del Giudice nel cda Fortini confermato alla presidenza

17 giugno 2011 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino

Azzerato il cda di Asìa e nominato il nuovo che ha cominciato a lavorare già ieri sera. Un’azione forte del sindaco Luigi de Magistris che ha provocato qualche polemica nel gruppo della Federazione della sinistra. Procediamo con ordine. Chi sono i nuovi membri? Sostanzialmente due: l’amministratore delegato Raphael Rossi e Raffaele Del Giudice di Legambiente che per molto tempo è stato in corsa per un assessorato. A sorpresa c’è la riconferma di Daniele Fortini nel ruolo di presidente. «Una scelta - spiega il sindaco - dovuta alla necessità di avere una presenza qualificata ma soprattutto in grado di dare continuità d’azione all’azienda in questa difficile fase. Asìa presto subirà altri cambiamenti perché ci sarà l’accorpamneto con altre società per rendere più efficiente l’azione di pulizia e decoro della città». Gli altri due componenti sono due assessori, Riccardo Realfonzo con delega al Bilancio e il vicesindaco Tommaso Sodano. Una scelta che vine espiegata così: «Resteranno in carica per il tempo necessario a conseguire le modifiche allo statuto societario con le quali il cda di Asìa sarà di tre membri. Così come previsto dall’Amministrazione gli assessori ricopriranno il ruolo di consiglieri senza percepire alcun emolumento per il loro temporaneo apporto». «Forte - sottolinea una nota - la volontà della giunta De Magistris di affrontare le iniziative necessarie alla soluzione del problema rifiuti a Napoli con rapidità, efficacia, innovazione ed attenzione ai costi». Il presidente Rossi ha convocato il primo cda ieri sera alle 20 «per iniziare a porre in essere i provvedimenti e le azioni utili a conseguire gli obiettivi indicati dal sindaco». Chi esce dal cda oltre a Claudio Cicatiello? Luca Stamati e Fabio Mattei quest’ultimo vicino a Rifondazione. Alessandro Fucito, capogruppo della Federazione della sinistra non condivide la scelta di de Magistris: «Apprendo con stupore - si legge in un comunicato - che il rinnovamento necessario alla città e alle sue aziende partecipate, conosca un inizio farsesco cui spero si possa offrire immediato ravvedimento». A cosa allude Fucito? È lui stesso a spiegarlo: «Trovo incredibile la riconferma di Fortini, uomo che ha fortemente lavorato perché lo sbocco del ciclo di rifiuti fosse l’incenerimento costituendo un’apposita società ancora in essere e che a ciò corrisponda l’estromissione di coloro che si sono battuti per la differenziata». Qui il riferimento è a Mattei. «Il tutto poi avviene attraverso il ricorso alla revoca, strumento oneroso e quindi desueto in tutte le Amministrazioni locali - conclude Fucito - Il cambiamento che auspichiamo e a cui offriremo supporto, riguarda la messa in discussione degli affidamenti esterni delle alte dirigenze delle costose direzioni delle aziende, non la garanzia da offrire ai rappresentanti dei poteri forti».

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