Cirielli attacca: basta ricatti dal Carroccio lascio il Pdl
"Tra tre giorni saremo sepolti dai rifiuti"
Salerno. Questa volta Edmondo Cirielli fa sul serio. Nel giorno in cui il Consiglio dei ministri «dribbla» l’emergenza rifiuti in Campania, il presidente della Provincia tuona contro il Pdl e la sua stessa maggioranza. «Adesso basta - sbotta tra una riunione e l’altra per far fronte all’emergenza - Mi dichiaro indipendente dal partito, non voglio essere succube della Lega Nord». Toni duri e decisi, Cirielli annuncia lo strappo da quel Pdl che ha contribuito a fondare in Campania. Sullo sfondo c’è la nuova crisi dei rifiuti che, per la prima volta, rischia di investire anche la provincia di Salerno. Se è vero che la riapertura del sito di trasferenza di Sardone ha consentito lo sblocco dello stabilimento per la tritovagliatura di Battipaglia, è altrettanto vero che da domenica Sardone non sarà più utilizzabile, ormai satura. «Tra tre giorni saremo punto e a capo - ammette Cirielli - Rischiamo di restare con i rifiuti in strada: non ci sono alternative, o vanno in discarica o restano in strada». Finché il governo non sbloccherà i conferimenti fuori regione, però, non ci sarà alcuna discarica. Quella di Macchia Soprana, infatti, è ferma in attesa del parere del ministero dell’Ambiente, che nei giorni scorsi ha ricevuto una nuova documentazione dall’Arpac. Da qui il rischio sempre più concreto di ritrovarsi con la spazzatura agli angoli delle vie e l’ira del presidente della Provincia. «Il governo si era preso un impegno ad emanare un decreto - sottolinea Cirielli - Di fronte a questa insensibilità, se il Consiglio dei ministri non emanerà il provvedimento per colpa dei ricatti della Lega, sono pronto a uscire dal partito e a iscrivermi al gruppo misto alla Camera». Dalla crisi dei rifiuti alla crisi politica: «Non posso restare con le mani in mano a guardare la mia provincia sepolta dall’immondizia. La fedeltà ai cittadini viene prima della fedeltà al partito». Uno sfogo accorato. «Siamo una provincia virtuosa, stiamo per realizzare il termovalorizzatore, facciamo la raccolta differenziata ad alti livelli e rischiamo i rifiuti in strada. Non posso più accettare questa situazione: il bene dei miei cittadini e del mio territorio viene prima del partito». L’equilibrio è precario. Lo stabilimento per la tritovagliatura di Battipaglia ha lavorato 2.300 tonnellate di spazzatura dalla riapertura, a Sardone sono già state parcheggiate quasi mille tonnellate di immondizia e anche il sito comunale di Ostaglio è strapieno, 1.515 tonnellate a terra e la guerra in atto tra il Comune che vuole sversare nella piattaforma dell’azienda privata Nappi Sud di Battipaglia e la società provinciale Ecoambiente che minaccia ricorsi e denunce. «La provincia di Salerno è la prima ad essere colpita in Campania da questa imposizione della Lega Nord», attacca ancora Cirielli, che è anche presidente della commissione Difesa della Camera. E avverte: «Siamo allo stremo, sono pronto a guidare una marcia dei sindaci salernitani su Roma». In attesa di capire se il governo approverà o no il decreto e se e quando le fasce tricolori muoveranno su Roma, la Provincia continua a lavorare per garantire il ciclo dei rifiuti. Sul calendario è segnata in rosso la data di lunedì prossimo. Sia perché lunedì è il giorno più critico per la raccolta dei rifiuti indifferenziati in città, sia perché a palazzo Sant’Agostino è in programma la gara per l’affidamento dei lavori del termovalorizzatore di Cupa Siglia. Due le offerte sotto esame, presentate dalle associazioni temporanee d’imprese formate una da Daneco Impianti con Acmar e Rcm costruzioni e l’altra da De Vizia transfer con Lombardi. In questo senso, Cirielli si lascia andare anche a un (raro) apprezzamento per l’operato del sindaco De Luca: «Abbiamo portato avanti la scelta del termovalorizzatore intrapresa con coraggio da De Luca», dice. In campagna elettorale, però, fu proprio il sindaco a bocciare la costruzione dell’inceneritore: «Non ce n’è più bisogno, abbiamo completato la filiera dello smaltimento», disse inaugurando «il primo impianto di compostaggio della Campania».