Subito un "sito parcheggio" verso l'accordo con tre regioni

Contatti con Toscana, Marche ed Emilia Romagna. minidiscarica nel nolano
17 giugno 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Le soluzioni Un tavolo permanente per la questione rifiuti: è stato istituito ieri sera in prefettura nel corso di un summit convocato ad horas dal prefetto Andrea De Martino quando da Roma è arrivata la notizia che il governo non avrebbe varato nessun decreto per risolvere l’ennesima crisi campana ed un nuovo incontro è già previsto per oggi. E’stato anche deciso di cercare l’accordo con le altre Regioni per trasferire la spazzatura e sono stati contattati i presidenti di alcune amministrazioni, a partire dall’Emilia, dalla Toscana e dalle Marche. In questo modo potranno riprendere i trasferimenti fermati dopo la sentenza del Tar Lazio del 31 maggio. E non solo: il sindaco De Magistris con l’assessore Sodano, l’assessore regionale Romano, il presidente della Provincia Cesaro con il direttore tecnico della Sapna Perillo, hanno concordato sulla necessità di scongiurare lo stato di emergenza e di avviare una fase operativa. Il Comune dovrebbe aprire il sito di trasferenza di cui si parlava già negli accordi del 4 gennaio e la Provincia dovrebbe accelerare sull’impiantistica a partire dall’apertura della cava del nolano individuata per depositarvi i rifiuti stabilizzati. Alla fine cauto ottimismo del sindaco che ha detto: «Non ci sarà bisogno dello stato di emergenza». Romano dal canto suo ha sottolineato di essere pronto a far arrivare al Comune gli 8 milioni già stanziati per realizzare le isole ecologiche e Cesaro promette interventi concreti. Il vertice è arrivato dopo una giornata drammatica. Quello portato dai rappresentanti delle amministrazioni al prefetto è apparso fin da subito il bollettino di una disfatta. Nessun ente locale è riuscito a onorare gli impegni presi con il sottosegretario Gianni Letta il 4 gennaio: non è stata progettata dalla Provincia la prevista discarica da un milione di tonnellate né sono stati attivati i siti di compostaggio e gli impianti di stabilizzazione, il Comune non ha realizzato il promesso sito di trasferenza, la Provincia di Salerno non ha riaperto il sito di Macchia Soprana. La Regione ha nominato i commissari per le discariche e gli stir, ma questi al momento non hanno prodotto alcun atto. Solo il responsabile del termovalorizzatore di Napoli est ha bandito una gara, contestata dall’Asìa, che comunque dovrebbe portare all’apertura nell’impianto nel 2016. La Regione ha varato, intanto, un provvedimento che doveva rompere la provincializzazione e permettere a Napoli di utilizzare le discariche e gli stir di Avellino, Benevento, Salerno e Caserta, ma non è mai riuscita a utilizzarlo. Non è stata applicata nemmeno la legge approvata dal Parlamento a gennaio che prevedeva l’utilizzo delle cave dismesse per portarci la spazzatura. Un disastro. E ieri quando è arrivata la notizia del nulla di fatto sul decreto per i trasferimenti dei rifiuti è apparso chiaro che la situazione era diventata ingovernabile. Quasi contemporaneamente, infatti, dalle province di Avellino, Benevento e Salerno sono partite lettere dirette al governatore Caldoro per annunciare che gli stir sono ormai saturi. E probabilmente lunedì arriverà una missiva con lo stesso contenuto da Caserta. Si è azzerata, così, anche la possibilità di portare negli impianti fuori provincia la spazzatura di Napoli. Anche l'impianto di Santa Maria Capua Vetere, finora utilizzato da Napoli, è praticamente fermo perché ingombro di frazione secca: il termovalorizzatore di Acerra al momento, infatti, ha una linea in manutenzione e riesce, quindi a bruciare poco più di mille tonnellate.

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