Rifiuti, Tar: sì al sito di Caivano ancora proteste ai Quartieri
Anche se di poco rispetto a ieri (2360), è aumentata la quantità di rifiuti che "staziona" lungo le strade di Napoli che oggi registra - secondo i dati dell' Asia - una giacenza di circa 2400 tonnellate mentre infuria la protesta ai Quartieri spagnoli dove i cittadini esasperati hanno riversato i sacchetti per strada.
Intanto il Tar della Campania ha accolto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza del sindaco di Caivano Antonio Falco presentata dalla Provincia di Napoli. Riprendono così i conferimenti nell'area di Caivano individuata dalla Provincia come sito di trasferenza per i rifiuti di Napoli e della provincia.
I quartieri che soffrono di più gli effetti della mancata raccolta sono quelli della Municipalità II dove, complessivamente, ci sono 550 tonnellate (Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe Porto e Mercato Pendino). In sostanza, si tratta delle zone di appannaggio di Lavajet, azienda appaltatrice di Asia, i cui lavoratori non stanno prestando servizio da due giorni.
Altre zone della città dove la sofferenza risulta maggiore sono quelle di San Carlo all'Arena e del quartiere Stella: a terra c'è spazzatura per 370 tonnellate. Su una media di 270-300 si attestano, invece, i quartieri occidentali di città, da San Ferdinando in direzione del comune di Pozzuoli, passando per Fuorigrotta e Pianura. A Bagnoli la situazione risulta accettabile laddove c'è la racconta differenziata 'porta a porta'.
Il resto della città si attesta tra le 140 e le 170 tonnellate a eccezione del Vomero e dell'Arenella dove, lungo le strade dei due quartieri, ci sono circa 10 tonnellate d'immondizia. Intanto si susseguono gli incontri tra Asia (azienda che si occupa di espletare i servizi di igiene ambientale a Napoli) e l'amministrazione comunale per tarare le strategie finalizzate a una gestione dell'emergenza rifiuti in città che riduca al minimo i disagi per la cittadinanza. La protesta dei residenti nei gradoni di Chiaia a Napoli, si è estesa anche alla vicina via Giovanni Nicotera. I manifestanti hanno sparso per strada i sacchetti prelevandoli dai cumuli d'immondizia che da alcuni giorni non vengono prelevati nella zona.