Avellino lancia Riciclandia, parco ecocompatibile
La giornata conclusiva del Meeting internazionale sull’ambiente «Avellino and Environment in the middle of Europe» ha riservato non poche sorprese alla città di Avellino. Il workshop di due giorni sulla conservazione e la salvaguardia dell'ambiente, che ha portato in Irpinia le delegazioni di otto Paesi europei, ha gettato le basi per una cooperazione fattiva che entrerà in vigore nei prossimi mesi. Il network continentale che ha preso vita proprio nella sala rosa dell’Hotel de la Ville diventerà un interlocutore privilegiato all'interno dell'«European Forum for Disaster Risk Reduction», presieduto dal dottor Pande Lazarevsky, capo delegazione macedone ad Avellino. «L'idea di coinvolgere il network nato in Irpinia - spiega Lazarevski - mi è nata proprio alla vigilia del mio viaggio in Italia. Credo sia indispensabile fare sistema per affrontare al meglio le tematiche ambientali su scala globale. Il passo successivo sarà proprio quello di creare una piattaforma mondiale capace di ridurre e addirittura prevenire qualsiasi catastrofe naturale o causata dall'uomo». Avellino si candida, così, ad un ruolo di interprete privilegiato per l'Italia nei futuri incontri europei anche grazie ai risultati raggiunti dall'amministrazione comunale, che anche ieri sono stati illustrati dal vicesindaco Gianluca Festa alle delegazioni che hanno partecipato alla tavola rotonda. In mattinata gli interventi dei relatori hanno avuto come soggetto l’architettura antisismica e la messa in sicurezza degli edifici storici, grazie ai contributi multimediali portati ad esempio dal professor Andrè de Naeyer dell'Università di Anversa e dalla professoressa Gulay Altay del dipartimento di Ingegneria Civile di Istanbul. Nel pomeriggio, invece, si è parlato di politiche razionali per lo smaltimento consapevole dei rifiuti solidi urbani con l'intervento in apertura proprio dell'assessore all'Ambiente, Gianluca Festa. «Il lavoro svolto sin qui dal Comune di Avellino - spiega ai suoi ospiti - è stato soprattutto culturale. Passare dalla filosofia del rifiuto del rifiuto sintetizzato in inglese dall'acronimo ”Nimby - Not in my back yard” a quella del ”Pinby - please in my back yard” non è stato facile, ma grazie ad una mirata campagna di informazione e sensibilizzazione la città ha raggiunto il 67% nella raccolta differenziata». Nell'immediato, ha poi spiegato Festa, la città di Avellino si doterà di un'area di tremila metri quadri che sorgerà a ridosso del «Parco della Pace» di via Morelli e Silvati troppo presto abbandonato e finito in disgrazia dove verrà creata «Riciclandia», la cittadella del riciclaggio interamente dedicata ai bambini. «È proprio dai bambini che bisogna partire. - ha concluso Festa - Bisogna far passare il concetto di premialità innescato dalla raccolta differenziata. Al parco attrezzato si potrà accedere solo previa consegna di un sacchetto di rifiuti differenziati e si potrà usufruire dei benefit messi a disposizione per i più piccini dal Comune». Il parco sarà dotato di un centro di educazione ambientale aperto alle scuole della provincia e sarà attrezzato con le più innovative tecnologie ad impatto zero: illuminazioni a Led, sistemi per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde, giostre e gazebi ecocompatibili alimentati dall'energia solare, nonché un'area dedicata alla raccolta di ogni tipo di materiale. Insomma, un bello spot promozionale dalla provincia di Avellino per tutti i componenti delle delegazioni europee. «L'eco dei rifiuti che da anni sommerge Napoli - confessa l'architetto Francisco Lopez, delegato per la municipalità di Madrid - ha prodotto una sorta di disinformazione nei confronti del resto della Campania. Sono rimasto molto colpito dai risultati portati a casa dalla città di Avellino, un esempio di governance molto interessante. Quando tornerò in Spagna restituirò la giusta prospettiva a questa provincia».