Decumani, la protesta delle ramazze: tutti in strada a pulire
Amici e conoscenti passano e lo prendono in giro: anche oggi fai le pulizie? Enzo Albertini, l’inventore di Napoli Sotterranea alza lo sguardo e fa un cenno con la testa; vorrebbe sorridere ma gli esce solo una smorfia: «Il fatto è che non ce la faccio più. Fare l’imprenditore nel campo del turismo a Napoli è impossibile. Manca ogni tipo di servizio, siamo costretti anche a pulirci le strade da soli». Piazza San Gaetano, oziosa domenica mattina, poca gente perché è ancora presto, si sente a distanza il fruscio delle scope che spazzano l’area davanti alla chiesa di San Lorenzo e la strada di fronte alla statua di San Gaetano. A quell’ora sono già al lavoro Peppe, il giornalaio e Enzo Albertini di Napoli sotterranea. Man mano che la giornata prosegue si uniscono altri commercianti. È la silenziosa protesta delle ramazze che sta invadendo il centro storico e va avanti ormai da una decina di giorni: «Nessun atto d’accusa contro i lavoratori che vengono a spazzare questa strada - precisano - solo che qui bisognerebbe avere un intervento ogni due ore, invece agli operatori ecologici viene imposto un solo passaggio al giorno. E due volta alla settimana manca pure quello perché a causa dei turni di riposo certe aree non vengono pulite». Insomma, non è una protesta contro gli spazzini ma verso chi dovrebbe pensare di rendere più accogliente il centro storico: «Io vedo passare migliaia di turisti - racconta Giuseppe il giornalaio mentre vende un quotidiano - il commento che sento più spesso riguarda la sporcizia della città, perciò cerco nel mio piccolo di dare una mano, ripulisco la strada davanti alla mia edicola», che è anche la strada di fronte alla martoriata statua di San Gaetano. Alla protesta hanno dato appoggio anche i negozianti di San Gregorio Armeno: «Siamo sempre d’accordo con le proposte che servono a migliorare l’area nella quale operiamo - ha spiegato il presidente dei bottegai, Gabriele Casillo - anche perché abbiamo la consapevolezza che bisogna intervenire in prima persona per dare segnali forti, così come abbiamo fatto abbassando le saracinesche in segno di lutto per la morte del povero turista portoricano due settimane fa». Albertini, il leader della protesta, chiede ascolto per una battaglia in favore della resurrezione dei decumani: «Dico sempre, per scherzo, di sentirmi il sindaco della Napoli di sotto - spiega Albertini - questa vuole anche essere una sfida a De Magistris: il sindaco finto della Napoli Sotterranea è salito in superficie per spazzare, si unisca anche il sindaco vero alla nostra protesta e ci aiuti a trasformare questa zona in un luogo dove i turisti vengono accolti come meritano». La protesta proseguirà anche nei prossimi giorni, non c’è una specifica rivendicazione: «Ci fermeremo solo quando vedremo che l’amministrazione provvederà a tenere le nostre strade pulite e accoglienti».