Scarichi fuorilegge, spiaggia rossa a Pontecagnano
denunciato il titolare della zincheria Noschese
Individuata in tempi record l’origine di uno scarico abusivo lungo il litorale di Pontecagnano. Il risultato è stato messo a segno dagli uomini della Guardia costiera della Capitaneria di porto. Una persona è stata denunciata per violazione delle norme a tutela dell’ambiente marino e della sicurezza sul posto di lavoro. Si tratta del titolare della Zincheria Noschese. Sono all’incirca le 15 di giovedì quando alcuni cittadini segnalano ai centralini della sala operativa della Guardia costiera la presenza in acqua di una chiazza di colore rossastro. Iniziano da lì i controlli che si concluderanno poco prima della mezzanotte con il sequestro dell’intera azienda. L’attività investigativa ha visto collaborare con i militari della Guardia costiera anche la polizia municipale di Pontecagnano e i tecnici dell’Arpac. Un lavoro meticoloso, svolto seguendo la scia in mare, calcolando il punto di immissione dell’acqua putrida e risalendo il piccolo torrente nel quale era stato scaricato il residuo della lavorazione del materiale ferroso. Step by step gli uomini del comandante Andrea Agostinelli e del suo vice Francesco Cacace sono risaliti verso l’entroterra alla ricerca dello scarico illegale. Contestualmente, è stato richiesto anche l’intervento dell’Arpac che ha eseguito le campionature sull’acqua. Ma la gravità del fatto e delle immissioni ferrose è apparsa subito evidente, tant’è che dalla Capitaneria è stato richiesto anche l’intervento di un reparto specializzato, il Nucleo operativo per la difesa del mare. È stato così individuato l’insediamento produttivo per la lavorazione dei metalli, la Zincheria Noschese, 20.000 metri quadrati di capannoni e piazzali. Attraverso una serie di prove sul materiale in lavorazione all’interno dell’azienda e di quello ritrovato nelle aree di pulizia, su disposizione della procura di Salerno, gli uomini della Guardia costiera hanno proceduto con il sequestro dell’attività all’interno della quale sono stati riscontrati altri illeciti ora in via di accertamento. «È stata un’operazione molto bella e rapida - ha commentato il capitano di vascello Agostinelli, comandante della Capitaneria di Salerno - quando i cittadini collaborano è facile per noi intervenire subito. Sono anche molto contento che il lavoro “invisibile” svolto negli anni scorsi dagli uomini della Capitaneria abbia consentito al sindaco De Luca di spendere 30 milioni di euro per realizzare ventidue chilometri di fogne. I nostri militari, entrando nelle fogne e verificando gli sbocchi a mare, hanno realizzato una mappatura del sottosuolo fognario che è stata consegnata ai tecnici del Comune. Ne hanno fatto buon uso. La collaborazione interistituzionale, dunque, ha prodotto ottimi risultati. Come quella che noi abbiamo sempre con l’Arpac».