Galasso: l’immondizia da Napoli sta penalizzando Avellino
Avellino e ambiente al centro dell’Europa. Un binomio tanto fortunato da essere il titolo del meeting internazionale su rifiuti, energie rinnovabili e dissesto idrogeologico che si terrà lunedì e martedì nel capoluogo irpino, quanto in pericolo, visto che rischia di essere messo in crisi dall’eterna emergenza rifiuti partenopea che di riflesso colpisce anche la provincia di Avellino. La conferenza di presentazione della kermesse verde che il Comune ha organizzato insiema a una delegazione di Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo e non solo, tenutasi ieri mattina a Palazzo di Città, è stata l’occasione per lanciare l’allarme sui problemi di sovraccarico di rifiuti provenienti dal napoletano che ha investito lo Stir di Pianodarrdine in questi giorni, costringendo la città a non pochi inconvenienti. «C’è grande amarezza per il disservizio causato da ”IrpiniAmbiente” - spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Gianluca Festa - Ad una performance che porta Avellino, con il suo 67,3% di raccolta differenziata, al quarto posto tra i Comuni capoluogo d’Italia, corrisponde l’ennesimo disagio causato dal sovraccarico di rifiuti proveniente da Napoli e provincia. Insieme al Comune di Montefredane abbiamo chiesto che l’area interessata dallo Stir venga bonificata per evitare ulteriori problemi igienico-sanitari causati dalle temperature elevate degli ultimi giorni». Da Avellino parte la sfida ambientalista per il futuro che dovrà transitare necessariamente attraverso una politica energetica alternativa incentrata sul fotovoltaico, l’eolico e il geotermico, ma non potrà prescindere dalla raccolta differenziata e da un ciclo virtuoso dei rifiuti. «Tutto il buono fatto finora - spiega il sindaco Giuseppe Galasso - non può essere vanificato così. Vogliamo essere solidali con Napoli ma, allo stesso tempo, vogliamo essere tutelati. Non è possibile che i nostri rifiuti restino a terra nell’attesa che vengano smaltiti quelli provenienti da fuori provincia». In attesa che il guasto tecnico che ha interessato lo Stir di Pianodardine venga definitivamente risolto, nel pomeriggio di ieri, i primi rifiuti plastici sono stati rimossi dalle strade e si prevede un ritorno al pieno regime in un ragionevole breve tempo. Parafrasando Lorenzo Cherubini, per due giorni Avellino sarà il centro nevralgico del vecchio mondo da dove partirà ogni nuova via verso un futuro meno impattante per la salute del pianeta e dei suoi abitanti. Il meeting internazionale della prossima settimana vedrà la partecipazione delle delegazioni di Belgio, Cipro, Grecia, Repubblica di Macedonia, Portogallo, Spagna, Romania e Turchia e proietterà Avellino alla ribalta continentale. «Malgrado la vicinanza a Napoli, che spesso offusca tutto il buono che c’è e si fa per l’ambiente - sottolinea Festa - Avellino, anche grazie alle intuizioni di questa amministrazione, è diventata il punto di riferimento per le politiche ambientali di mezza Europa. Il meeting porterà a un protocollo d’intesa che farà da apripista a successive collaborazioni. Vogliamo creare un network europeo capace di partecipare a tutti i bandi indetti da Bruxelles e perché no?, esportare il modello Avellino anche all’estero». La due giorni di workshop servirà per illustrare i nuovi progetti in cantiere sia per l'istallazione nelle scuole di impianti fotovoltaici, sia per il miglioramento del fondovalle Fenestrelle. «Le scelte fatte - conclude Galasso - sono perfettamente in linea con le direttive europee. È proprio per questo che i nostri risultati non devono assolutamente essere messi a dura prova da una solidarietà troppo spinta che rischia di spostare la raccolta differenziata cittadina in secondo piano. Ci impegneremo fino in fondo per veder rispettati i nostri diritti».