Manca il via libera della Regione, Sardone resta off limits
Spunta l'ipotesi Savignano
La delibera per l’apertura del sito di trasferenza di Sardone è sulla scrivania del presidente della Provincia Edmondo Cirielli. Ancora ieri sera, però, mancava la firma. «Senza un’ulteriore parere positivo dalla Regione - spiegano da palazzo Sant’Agostino - il presidente non può ordinare l’apertura dell’impianto». E sì che, con lo Stir di Battipaglia chiuso, il pur piccolo sito sul territorio di Giffoni Valle Piana potrebbe consentire una salutare boccata d’ossigeno. Almeno per dieci giorni, forse quindici, in attesa che da palazzo Santa Lucia arrivino nuove indicazioni su dove sversare la spazzatura. Off limits Sardone, serve subito un nuovo sito dove trasferire i rifiuti. Con il termovalorizzatore di Acerra che funziona a singhiozzo, infatti, l’impianto di tritovagliatura di Battipaglia è saturo, impossibilitato a ricevere altra immondizia. Tutta la spazzatura lavorata nello Stir è ferma lì e non può più essere portata in Puglia, come accadeva fino a qualche giorno fa, perché la giustizia amministrativa ha bloccato i conferimenti fuori regione. I contatti tra Cirielli, il presidente della società provinciale Ecoambiente Roberto Celano e l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano sono andati avanti per tutta la notte con l’obiettivo di trovare una soluzione. Tra le ipotesi sul tavolo anche una deroga alla provincializzazione dei rifiuti con il permesso, per i camion provenienti dalla provincia di Salerno, di sversare temporaneamente nella discarica di Savignano, in Irpinia. Tempo da perdere, del resto, non ce n’è. Il mito della provincia virtuosa è già in crisi, le immagini dei camion carichi di spazzatura in coda davanti ai cancelli dello Stir di Battipaglia hanno fatto il giro della Campania e a poco serve fare la gara della percentuale più alta di raccolta differenziata. Respira (per ora) solo Salerno: nel sito di trasferenza di Ostaglio ci sono 1.311 tonnellate di immondizia a terra. Altre 92 sono partite mercoledì mattina per Battipaglia, stipate in quattro camion, ma sono rimaste lì, sui mezzi maleodoranti, sotto il sole o la pioggia. Con un enorme aggravio economico per le casse del Comune: perché tenere i camion in coda costa tanto, soprattutto in termini di straordinari da pagare ai dipendenti costretti a ore e ore di superlavoro. La giornata chiave, a questo punto, diventa ancora una volta quella di martedì. Perché solo lunedì sera ci sarà la raccolta di rifiuti indifferenziati. Fino ad allora, nell’impianto di Ostaglio, entrerà poca spazzatura, 20, al massimo 50 tonnellate al giorno. Quanto basta per restare sotto la soglia d’allarme fissata a quota 1.500 tonnellate. Entro martedì, però, serve una scossa. Altrimenti anche Salerno, come Napoli, si sveglierà con i cumuli di spazzatura a terra, agli angoli delle strade.