Allarme rifiuti: guasto lo Stir e strade piene

Piano straordinario di "IrpiniAmbiente" ma il caldo fa scattare l'emergenza
9 giugno 2011 - Amedeo Picariello
Fonte: Il Mattino Avellino

Guasto tecnico per lo Stir di Pianodardine: l’impianto funziona a singhiozzo e non ce la fa a smaltire i rifiuti irpini e quelli napoletani. Un inconveniente che sta avendo serie ripercussioni sulla raccolta e sia in città che in molti comuni della provincia le postazioni della raccolta differenziata sono stracolme di rifiuti. A peggiorare il quadro anche le temperature elevate degli ultimi giorni che stanno creando i primi problemi dal punto di vista igienico e sanitario. Cassonetti che trasbordano e sacchetti in bella vista lungo strade e marciapiedi. In sofferenza ci sono quasi tutte le aree del Comune capoluogo anche se le situazioni di maggiore criticità sono segnalate in periferia e nelle zone rurali dove a causa anche dell’inciviltà di qualcuno si rischia di imbattersi in piccole discariche a cielo aperto. Secondo le stime degli operatori del settore, allo stato attuale, ci sono una trentina di tonnellate di immondizia a terra ad Avellino ed altrettante sparse nei centri della provincia. Davanti allo stabilimento di Pianodardine sono tornate da diversi giorni le file di compattatori: scene simili si sono viste solo nei momenti più bui dell’emergenza rifiuti anche perché c’è il raddoppio della quota di solidarietà di rifiuti provenienti da Napoli: da una settimana a questa parte è di 500 tonnellate al giorno. Normalmente i mezzi di «IrpiniAmbiente» di mattina effettuano la raccolta dell’indifferenziato mentre il pomeriggio si occupano della raccolta differenziata: purtroppo, però, il tempo di attesa per conferire allo Stir è così lungo che da quattro giorni uno dei due turni di lavoro salta. In altri casi, i mezzi irpini sono addirittura costretti a sversare direttamente il carico presso la discarica di Savignano Irpino. Dal canto suo, «IrpiniAmbiente» fa sapere che «è stato già predisposto il piano straordinario per la raccolta supplementare che sarà reso operativo non appena lo Stir sarà nuovamente in funzione». «Stiamo lavorando - continua ancora la nota della società provinciale che si occupa della gestione del ciclo integratodei rifiuti - per rendere quanto meno gravoso il perdurare dei disagi, confidando molto sulla collaborazione di cittadini e amministratori». Intanto sul fronte della possibile nuova emergenza igienico-sanitaria, si fanno sentire i Comuni di Avellino e Montefredane, che subiscono le ripercussioni negative in termini di impatto ambientale per la presenza dell’ex Cdr. Ieri il vice sindaco e assessore all’Ambiente del Comune capoluogo, Gianluca Festa, e il primo cittadino di Montefredane, Valentino Tropeano, hanno intrapeso un’iniziativa unitaria inoltrando a «IrpiniAmbiente» una richiesta urgente di intervento di bonifica e di sanificazione di tutta la zona che circonda l’impianto di Pianodardine. «L’aumento dei conferimenti allo Stir di Avellino - ha detto Festa - ha generato un maggiore flusso di compattatori provenienti da Napoli con inevitabili riflessi di carattere igienico e sanitario. Di qui la necessità di un intervento. Abbiamo pressanti sollecitazioni dai residenti della zona». Stesso discorso è stato fatto anche per le postazionidi raccolta ormai stracolme di sacchetti in città. «Per ora - ha concluso il vice sindaco Festa - la situazione sembra essere ancora sotto controllo. Certo se questi ritardi nella raccolta dei rifiuti dovessero perdurare rischiano di superare la soglia di tollerabilità anche perché il clima estivo non consente affatto di avere immondizia per strada».

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