Clan e rifiuti, arrestato l’imprenditore in affari con i Casalesi

Caserta, in manette Ucciero
Gestiva una rete di società per lo smaltimento
9 giugno 2011 - Claudio Coluzzi
Fonte: Il Mattino

Ci sono imprenditori vittime della camorra, ma anche imprenditori che con la criminalità ci fanno affari e, grazie alla stessa, ottengono un sorta di monopolio nel settore in cui operano. Accadeva esattamente così, secondo la Dda e la Guardia di Finanza di Mondragone, per Ludovico Ucciero, titolare di diverse società nel settore dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti industriali. Nei suoi confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Napoli, a seguito di una complessa attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e sviluppata dalla Guardia di Finanza di Mondragone e dal Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente che ha permesso di ritenere che l’imprenditore Ucciero fosse un «concorrente esterno» del clan dei Casalesi, ossia un operatore economico in affari con il clan. Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia quali Enrico Verde detto «o' barbiere», Emilio Di Caterino, Oreste Spagnuolo, quest'ultimi appartenenti al sanguinario gruppo Setola, Giuseppe Cecoro, Cesare Tavoletta, Luigi Guida detto «o drink» e Gaetano Vassallo che hanno fatto emergere come Ucciero abbia avuto uno stabile rapporto con il clan dei Casalesi che gli ha consentito, nel tempo, di raggiungere alti profitti in quanto, grazie al sostegno della camorra, si sarebbe sistematicamente aggiudicato appalti e commesse per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti (liquidi e solidi) ed avrebbe procurato alla organizzazione criminale ingenti introti da capogiro versando percentuali del suo affari direttamente nelle mani dei capizona del gruppo Bidognetti. Nel mirino degli investigatori della Finanza e della Dda sono finiti in particolare le commesse e gli appalti per il servizio di espurgo degli scarichi fognari nel territorio di Castel Volturno e per il trasporto dei fanghi dal depuratore Foce Regi Lagni di Villa Literno nonché per il servizio di trasporto e smaltimento del percolato prodotto nella discarica «Parco Saurino» del Comune di Santa Maria la Fossa. Le commesse per il deposito dei rifiuti solidi urbani nel periodo dell’emergenza rifiuti. Ed ancora l’appalto per il posizionamento dei cassoni per la raccolta dei RSU nel Comune di Mondragone. L’indagine che apre un nuovo spaccato criminale in materia di Ecomafia e ingerenza nell’emergenza rifiuti a Caserta e in Campania non si è tradotta solo nell’arresto di Ludovico Ucciero. Complessi accertamenti hanno condotto al sequestro preventivo delle diverse società riconducibili al gruppo imprenditoriale dell’imprenditore. Un gruppo che, secondo gli inquirenti, per il fatturato prodotto era sostenuto dal clan dei Casalesi e agli stessi riconducibile in diversi modi. Le società a cui sono stati apposti i sigilli sono quattro: Ecologia Euroambiente S.n.c, Universitas S.r.l., Naturambiente S.r.l., Geoambiente S.r.l.. Sequestrato anche l’intero patrimonio riconducibile alle quattro società costituito da 30 fabbricati, terreni per un'estensione di oltre 30.000 metri qudrati, 40 autocarri, 5 autovetture di grossa cilindrata e motocicli, oltre 30 conti corrente, per un valore complessivo stimato pari ad 40 milioni di euro. L'intero patrimonio è stato affidato alla gestione di custodi ed amministratori nominati dal Tribunale in attesa che si attivino le procedure per la confisca degli stessi. Le indagini proseguono per individuare eventuali ed ulteriori collegamenti dell’imprenditore con altre società operanti sempre nel settore dei rifiuti.

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