Da Cuma a Punta Campanella crociata anti-veleni degli studenti

In un plastico della costa la mappa degli scarichi abusivi che inquinano il mare
8 giugno 2011 - Franco Mancusi
Fonte: Il Mattino

La Mappa A scuola per imparare a combattere contro l’inquinamento del mare. I giovani in campo per fronteggiare l’emergenza ambientale che sta uccidendo il golfo partenopeo, da Cuma alla punta Campanella. L’associazione Marevivo insedia una consulta di amministratori locali e presenta - nella prestigiosa sede della Stazione Zoologica Anton Dohrn - la mappa dettagliata dei veleni e degli scarichi abusivi che soffocano gli ambiti costieri. Un piano realizzato dagli studenti del Liceo Artistico F. Grandi di Sorrento. «Un primo passo concreto per dire basta al degrado e sollecitare progetti immediati di riscossa da parte delle generazioni emergenti», dice Rosalba Giugni, presidentessa dell’associazione Marevivo. «Sinora le istituzioni hanno sottovalutato incredibilmente i problemi del mare. Regione, Comuni, ministero sono intervenuti soltanto a chiacchiere. È arrivato il momento di agire, cominciando dall’entusiasmo dei ragazzi, prima che davvero sia troppo tardi». Una sfida a tutto campo, raccolta a volo dai ricercatori dalla Stazione Zoologica napoletana, una struttura d’eccellenza nel campo della ricerca ambientale. «Di fronte alle sollecitazioni dei giovani nessuno potrà rimanere indifferente. Le denuncie continuano ad arrivare da ogni parte del golfo e delle isole», ha osservato il professor Enzo Saggiomo, responsabile della sezione Ecologia Costiera della Anton Dohrn. «Negli ultimi anni l’inquinamento marino ha toccato livelli allucinanti con punte di non ritorno, tali da mettere in serio pericolo non soltanto l’industria stagionale dei bagni, ma lo stesso giro economico della risorsa mare, essenziale per la vita della città di Napoli e della regione». Sulla base dei dati raccolti dalla comunità scientifica (anche attraverso i più moderni telerilevamenti satellitari) gli studenti dell’istituto sorrentino hanno riprodotto in dettaglio i punti più caldi della mappa nera della costa. Mappa degli scarichi abusivi Dall’estremo lembo della Campanella al promontorio di Cuma, alla foce del Volturno sono più di tremila gli scarichi abusivi rilevati attraverso gli occhi satellitari. Per non parlare della pessima gestione dei depuratori, vecchi, malandati o del tutto fuori uso. Uno scandalo che neppure i ripetuti allarmi degli ultimi anni sono riusciti a scongiurare. Nel corso dell’incontro alla Stazione Zoologica tra esperti di provata esperienza (Bruno Orrico, Rocco Galgano, Gualtiero Parisio) hanno illustrato le tappe fondamentali dell’odissea che ha caratterizzato, dagli anni Settanta ad oggi il processo degli impianti di depurazione marina in Campania. Dal comandante Aniello Cuomo preziose testimonianze sui ritardi e sugli abusi delle realtà locali fatiscenti. La foce del Sarno, il fiume più avvelenato d’Europa, continua a scaricare soltanto veleni in mare, dopo trent’anni di cure e oltre mille miliardi di lire di interventi. Dal depuratore di Cuma, l’anno scorso, è stato necessario riversare tutti i liquami in mare per evitare una catastrofe sulla terraferma. L’operazione giovani andrà avanti, Marevivo ripeterà l’esperienza in altre zone calde della regione.

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