Rifiuti e fondi Ue prove di dialogo sindaco-Caldoro

Domani il primo faccia a faccia
nervi tesi per il termovalorizzatore
8 giugno 2011 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Domani il primo faccia a faccia istituzionale, lontano da telecamere e occhi indiscreti. Solo loro due a Santa Lucia, la sede della Regione. Alla stessa scrivania il sindaco Luigi de Magistris e il padrone di casa Stefano Caldoro. Caratteri che più diversi non si può, interpretazioni dei rispettivi ruoli agli antipodi in comune la profonda cultura istituzionale. Caldoro insisterà molto sul concetto di sinergia istituzionale. L’agenda è fitta, l’ultimo anno di sindacatura Iervolino è volato via stritolato dalla crisi rifiuti e con una maggioranza che non esisteva più. Bisogna recuperare e in fretta il tempo perduto. Cosa al centro della discussione dunque? Al punto uno, cerchiato di rosso, i rifiuti. Non solo il termovalorizzatore: «Convincerò Caldoro politicamente che è inutile io non faccio melina, con me sindaco mai il termovalorizzatore» dice de Magistris: «In tutto il mondo il ciclo dei rifiuti ha un impianto finale mi dimostri che a Napoli non è così» la replica di Caldoro. Dell’impianto ci sarà modo e tempo per parlarne. I due domani affronteranno da vicino il tema differenziata, lo sblocco per esempio degli 8,5 milioni con il presidente della Regione che chiederà un riferimento sicuro sulla questione. Tanta la carne al fuoco così tra le priorità ci finisce la Coppa America di vela. In settimana è previsto l’arrivo degli organizzatori ai quali bisogna presentare un milieu di opzioni e progetti concreti. E anche in questo caso occorre farlo in fretta. Altrimenti come già successo nel 2003 si rischia di perdere una grande opportunità per attirare fondi e investimenti. Potrebbe essere l’occasione per mettere mano alla risorsa mare e spiagge, le bonifiche di Napoli est e Bagnoli. Ieri al riguardo de Magistris ha incontrato formalmente a Palazzo San Giacomo il presidente dell’Unione industriali Paolo Graziano. Agenda impegnativa anche con il numero uno degli imprenditori. Il senso del ragionamento - i due si conoscono da tempo - è che l’industriale ha ribadito il concetto che gli sta più a cuore: regole chiare e trasparenti e il mondo dell’impresa investirà adeguatamente nel progetto Napoli targato de Magistris a cominciare dalla regata velica più famosa del mondo. Si rimane negli States con il vertice bilaterale per avere Barack Obama in città entro l’anno. La parola sinergia su questi temi Caldoro la userà molte volte e cercherà di capire se de Magistris è d’accordo oppure intende perseguire strade alternative. In queste le differenze caratteriale avranno il loro peso. La sensazione è che la grande distanza che li separa potrebbe essere un vantaggio, nessuno invaderà, nella sostanza, il campo dell’altro. Il Forum delle Culture è al pari dei precedenti punti una grandissima priorità. Il nodo da sciogliere è quello di Nicola Oddati. Il direttore generale. La Regione non ha mai smesso di lavorare con l’ex assessore della Iervolino. Sono molti i punti di convergenza. Il sindaco cosa intende fare? Cambiare pilota oppure continuerà a puntare su Oddati. Una questione non di poco conto. Ci sono le opere collegate al Forum, essenzialmente ricadenti nel centro storico e quindi come spendere i fondi Ue. Altra delega che era in carico a Oddati. De Magistris su questo proprio ieri ha chiarito: Sarò pungolo anche per Caldoro su come bisogna spendere i fondi Ue». Con Caldoro il sindaco parlerà del San Carlo, del massimo napoletano. Lavorare insieme per lavorare meglio il motto del presidente della Regione. Come reagirà de Magistris che invece ha un motto altrettanto diretto ma opposto: «Ascolto tutti ma decido io»?

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