Irpiniambiente: strumentali le accuse lanciate dai sindacati
Botta e risposta tra le organizzazioni sindacali e «Irpiniambiente». La società che si occupa della gestione dei rifiuti respinge le accuse e precisa la propria posizione, anche per quanto riguarda i crediti vantati nei confronti dei Comuni. Si parla di cifre da capogiro. Il solo Comune di Avellino pare che sia debitore con Irpiniambiente di circa sette milioni di euro. Una situazione, così come evidenzia la società guidata dal generale Russo, che rischia di creare difficoltà nella gestione del servizio. Anzitutto, Irpiniambiente sottolinea che «sin dalla data dell'insediamento, ha tenuto corrette relazioni sindacali e frequenti incontri. Dal primo aprile 2011, giorno in cui tutte le strutture sono state unificate in capo ad Irpiniambiente (Consorzi, Asa, Stir, Av2 Ecosistema), si tengono riunioni ed incontri sindacali con cadenza settimanale ed in alcuni casi gli incontri tra i vertici societari e le sigle sindacali si sono avuti per due giorni alla settimana. Data tale frequenza di contatto è davvero singolare l'affermazione secondo la quale le organizzazioni rivendicano il diritto preventivo all'informazione, che non è stato mai negato». Ancora: «Nessuna azione mirante a ridurre il potere d'acquisto del salario è stata messa in atto, anche perché non è nelle possibilità dell'azienda tale azione, determinata dalle politiche economiche e dalle condizioni e dagli andamenti dei mercati, non certo dall'applicazione di disposizioni aziendali. Per loro stessa ammissione, infatti, le organizzazioni sindacali affermano che il salario dei lavoratori da circa dieci anni è fermo. Di contro, Irpiniambiente ha mostrato la disponibilità massima in numerose circostanze, non ultima quella relativa all'allineamento del contratto dei lavoratori dello Stir, ai quali è stato garantito un aumento di retribuzione per rendere omogeneo il trattamento retributivo con gli altri lavoratori in forza all'azienda. Proposta che non ha ancora trovato riscontro da parte delle organizzazioni sindacali». I vertici societari evidenziano, inoltre, le iniziative per tentare di risolvere «le problematiche relative alla prevenzione ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Da mesi è stato avviato un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria del parco automezzi e si sta provvedendo ad eliminare tutti gli elementi di pericolo e a determinare le migliori condizioni di lavoro, pur avendo ereditato dalle società rilevate, situazioni di difficile gestione». Un altro punto su cui interviene la società provinciale concerne la raccolta differenziata. «Appare strumentale - dichiarano i vertici di Irpiniambiente - la critica relativa ad una presunta diminuzione dei livelli di raccolta differenziata nei comuni serviti, anche perché in molte realtà provinciali è in estensione il nuovo servizio di raccolta "porta a porta" che incrementerà ulteriormente le già soddisfacenti percentuali di differenziata. Così come appare strumentale - aggiungono - il richiamo all'aumento della Tarsu o della Tia che in nessuno dei due casi è determinato dai contratti con Irpiniambiente ma dal trasferimento delle competenze economiche tra enti, per il servizio di raccolta. In ultimo, la decisione di sospendere il servizio di raccolta per il due giugno in alcuni comuni serviti, non risponde ad un capriccio dell'azienda, che comunque precisa di aver informato preventivamente le maestranze. La decisione risponde ad una necessità di contenimento della spesa e nessuna violazione dei contratti è stata fatta, considerando che verranno garantiti tutti i servizi previsti, eliminando solo le voci di maggior costo determinate dalla ricorrenza della festività».