Neturbini disperati, aggredito Gambino
Pagani. Tre giorni di prognosi per il sindaco Gambino. Altrettanti per il suo aggressore. In città un clima di alta tensione. Sfocia nella più becera e ingiustificabile violenza urbana, l'estenuante attesa del saldo delle spettanze da parte delle maestranze paganesi del consorzio di bacino Sa1. Da due mesi non pagati, ieri mattina hanno manifestato nella maniera peggiore il proprio malcontento: ad inizio turno si sono dati appuntamento,a gruppi, in piazza corpo di Cristo, via Marconi, Corso Ettore Padovano e Piazza S. Alfonso, distribuendo nel centro delle carreggiate parte dei cumuli di immondizia da giorni in putrescenza lungo i marciapiedi e in alcuni casi, ponendo,a mò di barricata, le campane per raccolta del vetro, così da impedire il transito veicolare e pedonale. Il tentativo estremo di attirare ancora una volta l'attenzione su una condizione professionale, la loro, caratterizzata da continui ritardi nel pagamento degli stipendi. Ma questa volta qualcuno è andato oltre, sfogando la propria, in parte giustificata disperazione, aggredendo a calci e pugni il sindaco, Alberico Gambino, che, allertato a casa, si era portato sul posto, in piazza S. Alfonso, per capire cosa stesse accadendo. Subito accerchiato dai dipendenti del consorzio,il primo cittadino ha cercato, malgrado un clima manifestamente ostile, di ascoltare i motivi del disappunto «Non ci pagano da due mesi. Così non possiamo andare avanti». Pochi minuti ed è accaduto l'irreparabile. Dal capannello di operai che lo circondava è avanzato uno dei più esagitati, T.S., il quale, in rapida successione,ha sferrato calci e pugni verso il primo cittadino, finito a terra. L'aggressore è stato fermato e calmato dai suoi compagni di lavoro, il sindaco soccorso dal suo vice, Fabio Petrelli, il quale ha provveduto ad accompagnarlo in ospedale. Contusioni multiple per Gambino, per il quale si è anche resa necessaria una radiografia cranico-cerebrale, atta a scongiurare lesioni successive alla rovinosa caduta in terra. Tre i giorni di prognosi refertati. Immediata la denuncia dei fatti, raccolta direttamente dal comandante dei carabinieri paganesi, il tenente Marco Beraldo. Negli stessi minuti nei quali Gambino presentava denuncia all'Arma, il suo aggressore produceva lo stesso atto presso il commissariato di Polizia di Nocera Inferiore, affermando di aver ricevuto dal sindaco due pugni in pieno viso e presentando a supporto il referto, 3 giorni di prognosi, anche in questo caso, prodotto dai medici del pronto soccorso dell'ospedale Umberto I. In pochi minuti la notizia dell'aggressione ha fatto il giro della città, che si è stretta attorno al suo sindaco, nella convinzione che non sia consentito a nessuna, pur legittima rivendicazione, valicare il confine della legalità e del rispetto. Pur sotto choc e visibilmente amareggiato, Alberico Gambino ha trascorso le ore successive al lavoro, nel suo ufficio al primo piano di Palazzo San Carlo. Convocato d'urgenza un tavolo di confronto. Erano presenti il commissario liquidatore del consorzio di Bacino Sa1, Fabio Siani; il responsabile del cantiere paganese, Michele Petrosino D'Auria, il presidente del consiglio comunale, Massimo D'Onofrio, e l'intera giunta. Al centro delle discussioni un piano di risanamento del rapporto debitorio tra comune e ente consortile, così da consentire il pagamento degli arretrati agli operai. Il piano di rientro prevede l'immediato pagamento di 600mila euro, attraverso due tranche di 200mila e 400mila euro e il saldo, entro giugno, di ulteriori 900mila euro. Nel frattempo la città verrà ripulita. A seguito di un'apposita ordinanza sindacale e stante il rischio sul fronte ordine pubblico determinatosi, a Pagani dovrebbe essere concessa una corsia preferenziale per scaricare allo stir di Battipaglia.