Ariano Irpino

Frane, tempi lunghi per i lavori

Dopo i sopralluoghi, i tecnici chiedono altre verifiche per la messa in sicurezza
27 maggio 2011 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Ariano Irpino. Si allungano i tempi per la messa in sicurezza dell'area di Mauriello, interessata da una imponente frana che si è fermata solo a poche decine di metri della strada provinciale Ariano-Montecalvo-Apice, dopo aver provocato l'abbassamento di circa tre metri del livello di una strada comunale e minacciato due abitazioni, prontamente evacuate. Poche certezze anche per l'eliminazione dei dissesti in località Magliano e Corsano di Montecalvo. Frane ad Ariano Sono questi i risultati di tre distinti sopralluoghi svoltisi alla presenza del geologo Gennaro Capasso dell’Autorità di Bacino Nazionale Liri – Garigliano – Volturno, del dottor Ugo Ugati del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio della Regione Campania, dell'ingegnere Nicola Dotolo e del geometra Antonio Spagnuolo del Settore Genio Civile di Ariano Irpino, degli assessori comunali di Montecalvo Antonio D'Addona e Franchina Mobilia e della polizia municipale del comune di Montecalvo. In pratica non c'è uniformità di vedute tra i tecnici; c'è bisogno di approfondire ancora di più i fenomeni verificatisi. Insomma, di fornire agli enti interessati maggiori particolari, attraverso la redazione di alcune schede tecniche. Nel caso di Mauriello, inoltre, le responsabilità potrebbero ricadere anche su alcuni privati che hanno portato a termine uno sbancamento di una notevole area. In effetti, secondo il geologo Capasso, dall’analisi della «Carta degli scenari di rischio» l’area interessata dal dissesto risulta classificata come «Area di possibile ampliamento dei fenomeni franosi cartografati all’interno». In pratica solo i fenomeni franosi che hanno un lunghezza superiore a 100 metri ed una larghezza non inferiore a 50 metri rientrerebbero nelle proprie competenze. L’Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno in base al disposto dettato dalla legge ha, invece, come obiettivo la pianificazione e programmazione relative alla difesa del suolo, alla salvaguardia e tutela delle risorse idriche, alla compatibilità ambientale dei sistemi produttivi, alla salvaguardia dell’ambiente naturale ed alla gestione delle risorse nel loro complesso. Per questo non rientrano tra i suoi compiti le azioni di Protezione Civile né gli interventi per urgenze o somme urgenze. Per quanto riguarda l’attività di pianificazione e programmazione inerente il rischio idrogeologico, ha redatto ed approvato il «Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico-Rischio di frana». Tale piano stralcio contiene l’individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, le norme d’attuazione, le aree da sottoporre a misure di salvaguardia e le relative misure nonché il programma per la mitigazione del rischio idrogeologico. L’individuazione dei suddetti interventi è stata effettuata tenendo conto delle richieste degli enti locali, che sono state analizzate e comparate con i risultati delle attività di studio svolte dalla Segreteria Tecnica Operativa dell’Autorità. Per l'assessore Mobilia la soluzione dei problemi del territorio è ancora lontana». «Auguriamoci - precisa - che non si apra un contenzioso con i privati. Di certo il Comune ha fatto il possibile per documentare i dissesti e richiedere gli interventi appropriati». La parola, in pratica, passa nuovamente a Regione Campania, Protezione Civile e Genio Civile.

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