Dall’idillio ai veleni: Bassolino querela l’autore di Gomorra

Rabbia per un articolo dello scrittore; "Legittimo il giudizio politico ma è inammissibile gettare fango"
27 maggio 2011 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino

Dall’idillio, dall’amore - politico - alle querele e alle accuse reciproche piene di livore. Roberto Saviano, lo scrittore che ha svelato Gomorra al mondo, e Antonio Bassolino che ha incarnato il rinascimento napoletano ora si rivedranno in tribunale perché l’ex governatore ha querelato Saviano. E pensare che il giovane scrittore è stato pressato per settimane perché accettasse la candidatura a sindaco. I fatti. Tutto nasce da un editoriale di Saviano su Repubblica dove attacca Nicola Cosentino ma anche Bassolino. «Sta tramontando una fase - scrive Saviano - quella che ha visto Nicola Cosentino protagonista assoluto della politica campana in coabitazione con Bassolino, quella in cui l’unico colore che conta in politica è il colore del denaro». Questa la frase che ha fatto scattare l’ex governatore. «Ho dato mandato ai miei legali di avviare un’azione civile per alcune sconcertanti affermazioni contenute in un articolo di Roberto Saviano pubblicato su La Repubblica di oggi. Legittimo ogni giudizio politico. Inammissibile, invece, gettare fango» si legge nella nota vergata da Bassolino. «Da Palazzo San Giacomo e da Palazzo Santa Lucia - si legge nella nota - sono uscito come sono entrato. Ho governato per 16 anni e non ho mai acquistato confidenza con il colore del denaro. A Saviano, dunque, non sono consentite insinuazioni infamanti», sottolinea Bassolino. Nell’articolo dell’autore di Gomorra, dedicato alla sfida dei ballottaggi, si parla tra l’altro di «politica di prebende concessa in passato da Bassolino». Scrive inoltre Saviano, ribadendo il suo sostegno a De Magistris: «Spero che questo cambiamento possa segnare anche la fine del sistema che ha governato Napoli nell’ultimo decennio, un sistema fatto di prebende, consulenze, progetti culturali sempre più orientati non sui reali problemi ma al mantenimento di una rete di consensi. Vale anche per il settore rifiuti, dove i gruppi bassoliniani hanno fatto incetta di voti e clientele». I rifiuti dunque mettono fine all’idillio Saviano-Bassolino. Una maledizione per l’ex governatore che vede ineluttabilmente finire in munnezza, giorno dopo giorno, quello che per oltre tre lustri è stato il suo mondo: la politica, il rinascimento e ora anche quelle che sembravano essere amicizie.

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