Registro tumori, l'Asl accelera e nasce l'equipe di ricerca

25 maggio 2011 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino Caserta

Mancava dal 2007, da quando cioè la Regione Campania, con un’apposita delibera, aveva tracciato le linee guida per le «misure di monitoraggio dello stato di salute della popolazione in relazione ai fattori di rischio ambientale: registro dei tumori». Ma, almeno a Caserta, la disposizione normativa era rimasta lettera morta. Fino a due settimane fa quando, su impulso del commissario straordinario Paolo Menduni, la procedura ha subito una forte accelerazione. E in pochissimo tempo sono stati istituiti una unità operativa complessa - nell’ambito del Dipartimento unico di prevenzione dell’Asl - un gruppo di ricerca e gettate le basi per la creazione, anche in provincia di Caserta, di un registro dei tumori. Proprio questa mattina sarà lo stesso Menduni a presiedere una riunione operativa cui prenderanno parte il responsabile della unità di monitoraggio del rischio ambientale e del registro dei tumori di Caserta Angelo D’Argenzio e Mario Fusco, responsabile del Registro dei tumori (l’unico per ora realmente attivo in Campania) dell’Asl Napoli 3 (ex Asl Napoli 4) quella cioè che comprende i territori «a più alto rischio» di Pomigliano, Marigliano, Acerra e Nola. Ma non è tutto. A volere l’istituzione di un Registro dei tumori territoriale è stato anche un protocollo d’intesa sottoscritto nei mesi scorsi dalla stessa Asl, dalla prefettura, dalla Procura della Repubblica, dalla Sun, dalla guardia forestale, dalle forze dell’ordine e dall’Ingv. Insomma, un gruppo di soggetti istituzionali interessati alla realizzazione di uno screening territoriale per la messa a punto, con criteri altamente scientifici, di un documento di riferimento che faccia finalmente chiarezza, con evidenza statistica, del rapporto esistente (e se sì, in che misura) tra il diffondersi di determinate patologie tumorali e la presenza di siti inquinati, discariche abusive, sversatoi illegali. «Sin da quando mi sono insediato - racconta Menduni - ho subito avuto ben presente la gravità del pericolo ambientale in questo territorio e la necessità di mettere in campo tutte le risorse possibili per dotare l’Asl di uno strumento d’indagine e di approvvigionamento di dati utile a chiarire il fenomeno tumori-inquinamento-disastro ambientale. Un convincimento che si è rafforzato nel confronto con altri soggetti istituzionali, prefettura e procura della Repubblica in primis. Ecco perché ho deciso di istituire una Unità operativa complessa ad hoc per avviare la fase di lavoro, acquisizione ed elaborazione dei dati». Quanto tempo sarà necessario perché il Registro dei tumori della provincia di Caserta possa realmente costituire uno strumento utile di lavoro e di riferimento scientifico è presto detto: almeno tre anni di osservazione dei fenomeni, di confronto incrociato dei dati, di analisi delle evidenze epidemiologiche. «Ma non partiamo da zero - sottolinea D’Argenzio che guiderà l’équipe di esperti - tanto più che per alcuni anni, almeno per il territorio di riferimento dell’ex Asl Ce2, abbiamo già alcuni elementi di valutazione. Ma procederemo, d’intesa con il commissario straordinario e con la Regione, in maniera spedita». Per ora la struttura può contare su uno stanziamento iniziale di circa 200 mila euro cui potranno aggiungersi risorse aggiuntive previste dalla Regione. «Già fra il 2007 e il 2009, alcune nostre osservazioni sull’argomento sono state acquisite dalla commissione d’inchiesta sulle Ecomafie e dalla protezione civile - dice Pasquale Campanile, già responsabile del Dipartimento di prevenzione - soprattutto in relazione al sospetto che determinati tumori fossero direttamente proporzionali alla presenza di siti inquinati». Ecco perché, senza creare allarmismi, questa potenziale bomba a orologeria va tenuta sotto controllo. È stato anche questo il motivo per il quale il senatore Raffaele Calabrò, consulente per la sanità del governatore Caldoro, ha molto insistito affinché fosse impressa un’accelerazione sul versante casertano. «Il progetto lo abbiamo già inviato alla Regione, alla prefettura e alla Procura - chiosa Menduni - e ha riscosso grande apprezzamento. Dunque, andiamo avanti».

Powered by PhPeace 2.6.4