Differenziata, Sannio tra eccellenze e realtà al palo

In coda Castelfranco, al top Circello. A Benevento 31,41%
Lonardo: polemiche assurde
24 maggio 2011 - Maria Sara Pedicini
Fonte: Il mattino Benevento

Le percentuali C’è il 77,68% di Circello, e c’è il 10% di Castelfranco in Miscano. Ci sono i 19 comuni che hanno superato la soglia del 60%, e ci sono gli altri 5, come Castelfranco, ancora lontani da quota 20%: Amorosi, Castelvetere, Puglianello, San Lorenzo Maggiore e Sant’Arcangelo Trimonte. È un quadro molto frastagliato, quello che emerge dal report ufficiale dell’Osservatorio regionale sulla produzione di rifiuti e sulle percentuali di differenziata nel 2010, pubblicato ieri sul Burc. Un mosaico fatto di eccellenze e di realtà ancora al palo. Nel mezzo, il 31,41% di Benevento, all’origine di non poche polemiche. «Non abbiamo mai dichiarato che nel 2010 abbiamo raggiunto il 35% di differenziata», precisa in proposito il presidente dell’Asia Lucio Lonardo. Ma lo ”smentisce” il diagramma a blocchi che c’è sul sito dell’Asia: «2010=35%». Farglielo notare potrebbe significare imbarcarsi in una polemica senza fine. Invece Lonardo, a sorpresa, abbozza: «In effetti sarebbe stato più corretto specificare che quel 35% è riferito al dicembre del 2010. Si tratta di una imprecisione che va rettificata. Quello che mi fa arrabbiare - sottolinea - non sono le polemiche sul dato complessivo del 2010, ma le illazioni sul fatto che, in primavera, non siano state davvero raggiunte le percentuali che abbiamo indicato, peraltro mantenendoci sempre un po’ più bassi dei dati che emergevano dai ”formulari in entrata” nelle piattaforme di conferimento. Abbiamo preferito basarci sui ”formulari di ritorno”, quelli che le piattaforme ci restituiscono dopo aver verificato se il materiale è stato differenziato correttamente, o se va detratta una quota di ”impurità” dal quantitativo inviato. E posso dire che a marzo abbiamo sfiorato il 67%, mentre il dato di aprile dovrebbe essere solo di poco inferiore». Ma torniamo al dato 2010: innanzitutto, tiene a precisare Lonardo, da aprile («prima che iniziasse la campagna elettorale») è on line il rapporto di sintesi relativo all’anno, con i dati mese per mese, «quindi nessuno può accusare l’azienda di aver presentato la situazione sotto una luce migliore di quella reale». Peraltro, c’è stato un enorme progresso rispetto al 2009, «malgrado le enormi difficoltà che abbiamo avuto all’inizio dello scorso anno, con 4/5 cassonetti bruciati ogni giorno, decine di cassoni scarrabili da svuotare, e circa 2000 tonnellate di rifuti che ancora erano stoccate a piano Borea». In più, a volta il conferimento della differenziata è stato rallentato da problemi di trasporto e di capienza delle piattaforme. Quasi certamente, senza questi ostacoli, il fatidico 35% sarebbe stato raggiunto e superato in tempo utile. Ma comunque, «non è detto che Benevento, con i dati certificati dalla Regione, sarà penalizzata in termini di risorse per la cosiddetta ”premialità”. Perchè la legge di riferimento non chiarisce se la percentuale del 35% a dicembre doveva essere già effettiva o tendenziale, e in questo secondo caso siamo assolutamente dentro ai parametri. In più, va detto che nel dato relativo al 2010 non sono stati computate frazioni merceologiche importanti come i cartoni ritirati presso la grande distribuzione, e i pneumatici». E non è tutto: «Quando, nei giorni scorsi, abbiamo partecipato alla riunione con la Provincia e il Conai non solo non ci sono stati mossi rilievi, al contrario ci sono stati fatti i complimenti per i grandi passi avanti fatti, grazie ai cittadini, in questi primi mesi del 2011. Questo rende ancora più indigeste certe polemiche: invece di andare fieri dei risultati raggiunti, del fatto che Benevento, a differenza di altre realtà campane, sia una città pulita, ci si crogiola in una visione negativa e autolesionistica della situazione»

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