De Magistris: inceneritore inutile subito 3 impianti per il compost

"In un anno problema risolto, e chi produce più rifiuti pagherà di più"
21 maggio 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

«Abbiamo studiato un piano in sette mosse per dare scacco ai rifiuti. Lo attueremo appena mi insedierò, senza aspettare l’aiuto e l’intervento di nessuno. In un anno il problema sarà definitivamente superato e risolto. Noi non facciamo promesse impossibili da mantenere, ma illustriamo programmi fattibili e realizzabili»: Luigi De Magistris spiega la sua ricetta per togliere la spazzatura dalle strade. Ha fatto della battaglia ambientalista uno dei punti cardine del suo programma. E ora si dice pronto ad attuarlo. Ecco come. 1. Si parte da un calcolo matematico. Napoli produce 1400 tonnellate di rifiuti al giorno. Con il porta al porta esteso a tutta la città sarà subito possibile recuperare 350 tonnellate di umido che fino alla realizzazione degli impianti di compostaggio saranno inviati nelle regioni italiane capaci di recuperarle. I soldi da impegnare per la differenziata saranno recuperati da quelli da pagare per portare la spazzatura in discarica, agli stir o agli impianti di tritovagliatura. 2. Con le campane stradali sarà possibile differenziare 100 tonnellate di vetro e 150 di carta da inviare alle piattaforme di recupero. Si punterà anche sulla mobilitazione incentivata dei commercianti e delle loro associazioni per organizzare una rete capillare di conferimento di particolari tipi di rifiuti (medicine alle farmacie, pile ai tabaccai, ma anche scarti vegetali ai fruttivendoli, olio di cucina ai meccanici...). Ci sarà anche un’ordinanza per rendere obbligatoria la differenziazione per bar e ristoranti. 3. Le restanti ottocento tonnellate di frazione secca saranno inviate agli impianti esistenti. Ma avendo materiale differenziato saranno possibili altre soluzioni: sono già stati avviati contatti con le piattaforme private aderenti al Conai che sono pronte ad accettarlo. In questo modo sarà anche possibile evitare le lunghe code agli stir che paralizzano la raccolta. 4. Intanto bisognerà costruire tre impianti di compostaggio e digestione anaerobica. Il compost prodotto sarà utilizzato per rinaturalizzare l’ex area industriale di Bagnoli e le cave di Chiaiano dando il via a un grande progetto di bonifica. Secondo De Magistris non sarà a quel punto necessario costruire un nuovo inceneritore: alla Regione sarà chiesta la revoca del bando. 5. Via alla realizzazione in ogni municipalità di centri per il conferimento e la preparazione al riutilizzo di rifiuti ingombranti e altre frazioni di rifiuti secchi (seguendo il modello avviato con successo a Portici) e per la realizzazione di un impianto di recupero spinto della materia (del tipo già utilizzato a Vedelago). 6. Trasformare la tassa in tariffa (la Tarsu in Tia) : in questo modo pagherà di meno chi conferisce meno rifiuti e sarà premiato chi differenzia. Impossibile abolire il pagamento: il governo Berlusconi ha stabilito che il costo del ciclo dei rifiuti debba ricadere interamente sui cittadini. Noi non faremo pagare a metro quadro, come avviene attualmente, ma in base ai rifiuti prodotti. Così saranno evitate ingiustizie. 7. Costituzione di una task force tecnica che negozi direttamente con la Commissione europea il cofinanziamento del Piano Rifiuti Per Napoli.

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