Dopo voto è già bagarre sull'eolico
Cerreto. Il gruppo ”Da sempre per Cerreto”, tenendo fede alle dichiarazioni della vigilia elettorale con cui si assicurava che la mancata partecipazione al voto non andava intesa come allontanamento dalla vita politica, con un intervento di Giuseppe Fappiano torna a focalizzare l'attenzione sulle possibili installazioni di pali eolici in territorio cerretese ed in altre zone dell'area titernina-tammaro. La questione eolico, ricordiamo, è stata al centro di infuocati scontri nell'ultimo periodo della precedente amministrazione Santagata. Ora, a poche ore dalla vittoria di Santagata, Fappiano torna a puntare l'indice contro questo «nuovo attacco alle montagne matesine da parte delle multinazionali del vento». «È notizia di questi giorni - evidenzia - che tra maggio e giugno saranno convocate le conferenze di servizio presso la Regione Campania che dovranno verificare la fattibilità delle richieste di installazione di pali eolici nella provincia di Benevento. In particolare, si tratta di impianti a Cerreto Sannita, Morcone, Pontelandolfo, Pietraroja e San Lupo, per una complessiva potenza di 404 MegaWatt, che significano ben 404 torri di acciaio». In merito al caso cerretese, Fappiano spiega che «l'area di Monte Coppe non è un territorio adatto a tali impianti, perché i venti non sono adeguati, il terreno è estremamente rugoso, il che non permette di produrre energia rispetto alle potenzialità degli aereo generatori. Ciò che si cerca di produrre non è certo energia pulita, ma ”Certificati verdi” da vendere ai produttori di energia sporca derivante da carbone e petrolio. Noi non possiamo permettere di devastare un territorio per garantire gli interessi delle multinazionali che continuano imperterrite nella loro ricerca di trovare terreno fertile nelle amministrazioni comunali, offrendo loro soldi freschi e sicuri per risanare i grami bilanci. Pare che alcuni comuni abbiano già preso delle anticipazioni, con la promessa di non opporsi in sede di conferenze di servizio». Fappiano ricorda la vicenda dell’anno scorso, quando venne installato un anemometro sul monte Coppe, a cui seguirono le proteste in consiglio da parte del gruppo di minoranza ”Da sempre per Cerreto”, che presentò anche una interrogazione al sindaco Santagata. Il sindaco affermò «di non sapere nulla e che non aveva autorizzato nessuna società all'installazione e che, anzi, si sarebbe informato, dichiarando che se l'anemometro fosse stato impiantato illegalmente avrebbe denunciato la società». Eppure l'anemometro «è ancora lì, pericolosamente penzolante. Intanto - sottolinea Fappiano - si continua a fare orecchie da mercante».