Una task force per i rifiuti Lettieri pensa a Bertolaso

Nuove accuse all'avversario: l'ex pm è uno stalinista e un cilatrone
19 maggio 2011 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

l Pdl punta tutto su Napoli. Nella difficile partita dei ballottaggi il capoluogo partenopeo è l’unico che il centrodestra considera davvero a portata di mano. Così i vertici nazionali e locali della coalizione stanno lavorando senza sosta per centrare l’obiettivo. Il candidato sindaco Gianni Lettieri, che ieri è stato a Roma, ha in mente una campagna a tappeto sul territorio. Da oggi a fine mese è pronto a girare di nuovo tutti i quartieri, incontrando i cittadini e ascoltando richieste e suggerimenti. Una strategia che si incrocia con quella messa a punto dal Pdl: la sfida è mettere in campo una grande mobilitazione per riportare di nuovo alle urne tutti quelli che hanno votato al primo turno. «Abbiamo undici punti di vantaggio, non siamo noi a dover inseguire» è il ragionamento di alcuni dirigenti. In questo schema non sembra esserci posto per i big che nelle scorse settimane sono giunti numerosi all’ombra del Vesuvio: tra gli altri, i ministri Giulio Tremonti e Angelino Alfano, oltre naturalmente al presidente del Consiglio che ha chiuso la campagna elettorale di Lettieri. Silvio Berlusconi è però imprevedibile e deciderà all’ultimo minuto, anche in base ai sondaggi top secret che arriveranno nei prossimi giorni sulla sua scrivania, convinto di essere ancora un valore aggiunto. In parallelo l’imprenditore, che nelle ultime ore ha alzato i toni andando all’attacco dell’avversario («è uno stalinista e un cialtrone, non si può lasciare la città nelle mani di un ex magistrato fallito, sa solo dire che sono il prestanome di Cosentino»), pensa già alla squadra da nominare per voltare pagina dopo anni di governo del centrosinistra. La prima preoccupazione, ha ripetuto spesso, è l’emergenza rifiuti. Così, per risolvere la crisi, Lettieri punta ad ottenere pieni poteri sullo smaltimento e sugli impianti (grazie all’approvazione di una legge speciale che, assicura, gli è stata promessa dal Cavaliere) e ragiona sulla creazione di una struttura che lo supporti nella difficile impresa. Alla guida della task force potrebbe esserci l’ex responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso. Per le Politiche giovanili, invece, l’ex presidente dell’Unione Industriali ha già contattato il campione del mondo Fabio Cannavaro, che si è detto disponibile ad affiancarlo. Sul fronte della cultura l’idea è di individuare un esperto tra le eccellenze del teatro San Carlo oppure cercare di convincere Davide Rampello, presidente della Fondazione Triennale di Milano. Ci sarà infine spazio - ha garantito - per molte donne, magari il 50 per cento (come chiesto da Berlusconi). Ma l’incubo de Magistris agita il sonno di dirigenti e parlamentari del Pdl, preoccupati per la forza elettorale dell’ex pm che ha trascinato dietro di sé le sue liste. Non mancano, per questo, i malumori interni. Lettieri confida nel voto dei moderati («con me si sentiranno a casa») però deve fare i conti con il gran rifiuto di Clemente Mastella («non gli offro le mie truppe»), mentre il coordinatore regionale del partito Nicola Cosentino getta acqua sul fuoco: «La coalizione di centrodestra, senza i tradizionali alleati, ha raggiunto il 44,5 per cento. Un risultato che migliora di 5 punti percentuali rispetto a quello delle ultime Regionali e fa ben sperare, dandoci fiducia per il governo della città». Il suo vice Mario Landolfi non ha dubbi: «Ci sono i margini per vincere a Napoli anche perché partiamo da una posizione di vantaggio. Basta portare al secondo turno i voti che abbiamo ottenuto al primo». Il parlamentare chiede quindi a Lettieri di indicare subito «i nomi di tre assessori. È necessario occuparsi di sicurezza e legalità, del rapporto con i giovani e delle relazioni con il mondo della solidarietà». Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, è categorico: «A Napoli il Pd ha perso. La sinistra è stata un disastro e noi possiamo farcela». Nel frattempo la tensione sale alle stelle e tra i due aspiranti sindaci non mancano le polemiche. L’ultima, in ordine di tempo, si consuma su «Gomorra»: de Magistris chiede provocatoriamente all’attore Ciro Petrone, alias Pisellino, se abbia deciso di votare per Lettieri. Immediata la replica dell’imprenditore: «L’ex pm insinua perché non ha argomenti seri. Io ho incontrato Petrone a “Pomeriggio cinque” e abbiamo discusso di legalità».

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