L’emergenza ambientale L’Asìa: impianti pieni la raccolta va a rilento

Roghi e blocchi, paralisi in città

Super lavoro dei Vigili
oltre quaranta interventi per spegnere gli incendi
18 maggio 2011
Fonte: Il Mattino

Monta la protesta dei cittadini contro i cumuli di rifiuti. Ancora una volta in diverse zone della città sono stati rovesciati i cassonetti carichi di immondizia. È stata una serata difficile anche per i roghi. In Via Giustiniano, nel quartiere flegreo Soccavo, sono stati dati alle fiamme alcuni contenitori. Il fumo, oltre ad aver invaso la carreggiata causando problemi alla viabilità, ha raggiunto l’uscita della fermata Piave della Circumflegrea, molto utilizzata nella fascia oraria serale. I vigili del fuoco fin dalle prime ore del mattino sono intervenuti per spegnere le fiamme. Sono stati ben quaranta gli interventi per circoscrivere i danni e limitari gli effetti devastanti che i roghi provocano alla salute. Situazione complessa anche in centro. Dall’incrocio tra Via Foria e via Duomo fin quasi a Piazza Carlo III stessa scena: cassonetti rovesciati e sacchetti della spazzatura lungo la sede stradale. Il traffico è andato in tilt. La notte scorsa le fiamme sono state appiccate in più punti anche al Corso Umberto, dove la raccolta non avviene da più da una settimana. La raccolta malgrado l’invio dei militari procede a rilento. Dall’Asìa alzano la voce: «Per ripulire Napoli - spiega il presidente dell’azienda speciale igiene ambientale del Comune di Napoli - ci devono assicurare la possibilità di scaricare negli impianti di trattamento o in discarica circa 1000 tonnellate di rifiuti da mezzanotte alle sei del mattino. In questo modo i nostri mezzi saranno impegnati in giri di raccolta straordinari». Di questa istanza si è discusso due giorni fa nel corso di un vertice tenuto tra i responsabili della Sap.Na, la società provinciale di smaltimento, quelli dell’Asìa e dell’ufficio flussi della Regione Campania che quotidianamente decide quanto e dove i Comuni (ai quali compete solo la raccolta) devono scaricare i loro rifiuti. Per i vertici dell’Asìa a terra vi sarebbero giacenze per circa 3000 tonnellate di rifiuti: «Se ci consentono di avere i camion liberi per le prime ore del mattino - spiega ancora Cicatiello - noi possiamo fare una raccolta straordinaria quotidiana per circa 300 tonnellate».

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