"Il piano Samte ignora il personale"

Zinno: nessun riferimento al destino dei 127 operai degli ex consorzi
15 maggio 2011
Fonte: Il Mattino Benevento

Il nuovo piano industriale presentato al Consiglio d'amministrazione dell'azienda provinciale sui rifiuti «Samte» non convince il segretario provinciale generale della Cgil-funzione pubblica, Felice Zinno. Le perplessità del sindacalista riguardano sia il piano occupazionale che quello industriale. «Dopo mesi di spasmodica attesa siamo giunti finalmente a leggere la bozza del piano industriale della costituita società provinciale per i rifiuti Samte - ha così esordito Zinno -. Va subito chiarito che è sconcertante la totale assenza di un benché minimo richiamo ai problemi occupazionali dei 127 lavoratori degli ex consorzi nonostante i reiterati impegni politici e istituzionali proclamati e sottoscritti nell' ultimo anno e nonostante, anche, i dispositivi di legge intervenuti in materia di passaggio di competenze all'Ente Provincia inerente il capitolo rifiuti. Fa specie osservare come sia stato accuratamente pianificato un progetto tanto complesso quanto lacunoso in cui, ad esempio, non si fa, e questo è il limite più grande, una valutazione attenta del sistema esistente e del sistema proposto, alla luce delle criticità e dei punti di forza. Non si adotta quindi una corretta metodologia, oramai introdotta in sede europea da tempo, per la redazione di piani e programmi ». Il segretario provinciale della Cgil-Fp, dopo aver ricordato che «i lavoratori rimangono ostaggio di una pianificazione virtuale e inerte», sull’aspetto industriale, ricorda che: «In tal senso non si parla, tra le altre cose, del fatto che gli impianti di trattamento meccanico-biologico possono funzionare solo se vi è alla base una consistente percentuale di raccolta differenziata, pena il corto circuito dell' intero sistema. Da questo punto di vista sarebbe opportuno integrare la dotazione impiantistica prevista nel Piano con un impianto che preveda il pretrattamento ad umido del rifiuto da selezionare, avvalendosi, per esempio di un sistema di dispersione e dissoluzione delle frazioni organiche in acqua mediante agitazione meccanica. Con una più ricca dotazione impiantistica la Provincia di Benevento potrebbe effettivamente raggiungere in poco tempo l'obiettivo Rifiuti Zero, senza rischiare passi falsi. È opportuno istituire, in tal senso, sin da ora un tavolo per discutere un vero piano industriale che garantisca da un lato il risultato in termini impiantistici dall'altro contempli il dimensionamento dei servizi sul piano provinciale, la pianta organica prevista, il costo quindi per gli utenti del servizio (Tarsu o Tia)».

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