Topi e insetti sui cumuli, cresce l'allarme salute

Pericolo per il percolato in strada. Gli esperti: possibile incremento delle malattie gastroenteriche
13 maggio 2011 - Silvio B. Geria
Fonte: Il Mattino

Ancora tanti rifiuti in strada: l'ufficio flussi precisa che la giacenza in città è stimata ancora in circa 1.600 tonnellate. Ma non sono i rifiuti giacenti per strada a creare allarme per la salute dei cittadini. Il pericolo più grave è dato dal moltiplicarsi dei roghi: solo nella notte di ieri sono stati complessivamente 40 gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere gli incendi di cumuli di rifiuti, roghi che hanno riguardato tutti i quartieri della città, con una maggiore concentrazione nella zona di Fuorigrotta, dove le esalazioni ed i fumi hanno raggiunto una tale consistenza da costringere gli abitanti a sbarrare le finestre di casa per evitare problemi respiratori. E proprio per i problemi respiratori che è scattato l’allarme sanitario lanciato ieri dalle colonne del nostro giornale dal professor Gennaro D’Amato, direttore della divisione malattie respiratorie del Cardarelli, membro della società europea di allergologia e chairman della commissione sull’inquinamento atmosferico. D’Amato aveva ribadito che: «Per quanto riguarda le vie respiratorie i numerosi roghi liberano nell’aria quantità pericolose di particelle chimiche e organiche che formano un mix di sostanze tossiche per la salute. Ma queste esalazioni di fumi scaturiti dagli incendi dei cumuli presenti in strada, provocano problemi respiratori soprattutto per gli asmatici e per chi soffre di allergie. Queste persone affette da tali patologie, rischiano una crisi asmatica molto grave». Ed i cumuli di immondizia con il passare dei giorni e con l’arrivo del caldo, oltre a degradare il volto della città stanno trasformandosi in veicoli di possibile diffusione di patologie come l’epatite A, dermatiti, salmonella e patologie respiratorie per la diffusione nell’aria di polveri sottili e diossina e con il moltiplicarsi della presenza di topi, blatte, mosche e gabbiani, portatori di malattie infettive. L’incendio dei rifiuti nelle strade produce, nei fumi, una forte presenza di diossina. Una quantità, secondo gli esperti, superiore a quella prodotta in un mese da un inceneritore. I più esposti, oltre a quanti soffrono di asma e di allergie, sono gli anziani ed i bambini. Un allarme sanitario ribadito anche da una inchiesta della Procura di Napoli che ha rinviato a giudizio 20 persone con l’accusa di «epidemia colposa e abuso d’ufficio». Una inchiesta relativa alla emergenza rifiuti del 2008, identica a quella di oggi, e questo è molto più grave: non è stato fatto nulla per evitare il ripetersi di questa situazione a rischio. Agli atti dell’inchiesta l’enorme aumento delle malattie gastroenteriche e cutanee provocato dalla permanenza dei rifiuti nelle strade, nel periodo compreso tra il primo novembre 2007 e il 15 gennaio 2008. Esattamente il pericolo che è nell’aria con l’emergenza rifiuti di questi giorni.

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