L'espero: chi è allergico rischia crisi asmatiche anche gravi

Lo pneumologo: casi in aumento e il pericolo più grave arriva dai roghi di immondizia
12 maggio 2011 - Silvio Bruno Geria
Fonte: Il Mattino

Geria «Per quanto riguarda le vie respiratorie il vero pericolo per la salute è rappresentato dai roghi d’immondizia più che dai rifiuti accatastati in sè. Già nel 2008 lo facemmo più volte presente», spiega Gennaro D’Amato direttore della divisione malattie respiratorie del Cardarelli, membro della società europea di allergologia e chairman della commissione sull’inquinamento atmosferico.
Allora professore è sorpreso? A distanza di tre anni ritornano le emergenze rifiuti e la paura di infezioni. «Nel mio ambito, le malattie respiratorie, le posso dire come in quel periodo furono deleteri i roghi di rifiuti: sostanze composite, nocive per l’uomo e che spesso producono diossina. In quel periodo, al culmine della crisi rifiuti, ero nella commissione inquinamento. E anche lì sottolineai come gli effetti diretti e certi sulla salute si hanno con i roghi. Per questo chiedemmo i dati relativamente all’aumento patologie ma non ci sono mai arrivati. Oggi stiamo ad affrontare gli stessi problemi e le stesse paure».
E i rifiuti lasciati a marcire per le strade? «Di certo si doveva fare in modo che andassero tolti subito. Guardi che a Napoli, in questo periodo, il 30 per cento circa della popolazione soffre di patologie allergiche un 10 per cento in più rispetto agli anni precedenti. Persone che dovrebbero evitare di inalare profumi, figuriamoci quando si ha a che fare con odori sgradevoli dell’immondizia. Comunque parliamo, dal punto di vista endemico, di sostanze inquinanti lasciate per strada che potrebbero sviluppare agenti patogeni. Quella commissione di cui le dicevo minimizzò anche perché occorre del tempo per legare a una certa causa un peggioramento della salute».
Esclude quindi che oggi ci sia un pericolo immediato, un nesso? «Non dico questo. Guardi lo scorso anno, ad un convegno ad Atene un mio collega olandese per spiegare gli effetti deleteri delle sostanze inquinanti sull’uomo ha mostrato una foto di questa città assediata dai rifiuti. Da napoletano mi ha fatto male. Comunque il problema è quello che respiriamo in questa città, a cominciare dalle polveri sottili che penetrano nel nostro organismo».
Può essere un mix pericoloso smog e rifiuti? «Non ci sono studi pubblicati in questo senso ma non lo escluderei. Di certo se a una città che sfora tutti i record di polveri ci mettiamo anche i rifiuti, il quadro è decisamente allarmante». Quindi lei esclude che in questo momento ci sia un pericolo infezioni? «Come le dicevo, questa dei rifiuti è una vecchia storia che torna quasi ciclicamente. Oggi stiamo agli stessi livelli di tre anni fa, ma non credo ci possa essere un pericolo imminente di infezioni. Almeno per ora».
Quindi non ci sono pericoli di epidemie infettive? «Non penso. Ma esiste un pericolo maggiore, immediato, che occorre sottolineare. Purtroppo i numerosi roghi dei cumuli di spazzatura, liberano nell’aria quantità pericolose di particelle chimiche e organiche che formano un mix di sostanze tossiche dannoso per la nostra salute. Ma queste esalazioni dei fumi scaturiti dagli incendi dei cumuli in strada provocano problemi respiratori soprattutto per gli asmatici e per gli allergici e questo è il periodo peggiore per chi soffre di tali patologie. Se chi soffre di allergie respira i fumi prodotti dai roghi della spazzatura, rischia una crisi asmatica molto grave».

Powered by PhPeace 2.6.4