Disinfettante sui cumuli Slitta lo stop di Chiaiano

Militari in azione in città, ma raccolgono solo poche tonnellate
11 maggio 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Non chiuderà a giugno la discarica di Chiaiano perché il rallentamento dei conferimenti ne sta allungando la vita e il sito può ospitare ancora quarantamila tonnellate: lo ha spiegato ieri il capitano Gerardo Chieffo dell’ufficio flussi della Regione Campania nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare la situazione rifiuti. Secondo la Regione a terra ieri c’erano 1402 tonnellate. Secondo l’Asia, invece, ce ne sarebbero molte di più: tremila e seicento. Per il Comune ci sarebbero «solo» tremila tonnellate. A perdere nella tombola della monnezza sono sempre e comunque i napoletani che continuano a girare tra cumuli sempre più alti di monnezza mentre la Asl minaccia di chiudere scuole e mercati se la situazione non migliorerà. Intanto l’azienda sanitaria sta provvedendo a cospargere i cumuli di rifiuti con del liquido disinfettante in maniera da prevenire la proliferazione dei topi e degli insetti. Continuano i roghi (una quarantina nella notte tra lunedì e martedì) e le proteste dei cittadini soprattutto nell’area di Fuorigrotta e nella zona orientale. Secondo la Regione negli ultimi giorni questo miglioramento ci sarebbe stato e dalle strade sarebbero sparite quasi mille tonnellate. Circa duecento raccolte dall’esercito e il resto dall’Asìa e dalle altre società che lavorano per la partecipata del Comune di Napoli. Ieri sono state portate agli impianti (discariche e stir) 2760 tonnellate di rifiuti tra Napoli e Provincia. Dalla città sono state conferite 1.100 tonnellate - di cui 60 raccolte dall’esercito in via Ferrante Imparato - a fronte di un conferimento programmato di 1750 tonnellate. I comuni della Provincia, invece, hanno sversato 1660 le tonnellate di rifiuti sversati, a fronte di un conferimento programmato di 2.330 tonnellate. Le code agli stir di Tufino e Giugliano hanno impedito come succede ormai quasi ogni giorno ad Asìa e alle società della Provincia di sversare tutta la quota prevista. Fino alle 19 erano state portate agli impianti mille e cinquanta tonnellate, duecento in meno della produzione giornaliera, ma la speranza era di poter recuperare in nottata perché (guasti permettendo) gli impianti stanno funzionando 24 ore su 24. Oggi i militari del ventesimo genio, inquadrato nella Brigata Garibaldi, interverranno a Napoli e a Melito. A partire dalle 8 si pulirà la zona di Capodichino, una di quelle in condizioni disperate. Ma tutto continua a ruotare intorno ai trasferimenti delle frazioni umida e secca nelle altre regioni. A reggere il sistema sono al momento i camion che da gennaio hanno portato, secondo i calcoli della Regione, più di 88 mila tonnellate di Fut (frazione umida) fuori regione. Se non arrivano i mezzi delle ditte di trasporto a prelevare la spazzatura che ingombra gli stir non possono entrare i camion dei Comuni e quelli dell’esercito che devono sversare i rifiuti raccolti dai cassonetti. Tra le ditte che portano la frazione umida in Sicilia c’è la Adiletta Logistica colpita nel dicembre del 2008 da interdittiva antimafia. Il proprietario è attualmente agli arresti domiciliari e l’impresa è al centro di una rovente polemica perché il candidato a sindaco del Pdl a Nocera inferiore, Adriano Bellocosa ha tenuto un’iniziativa elettorale nello stabilimento. In Sicilia sono state finora portate 40 mila tonnellate di monnezza negli impianti della ditta D’Angelo. Ieri dall’agenzia di protezione ambientale di Messina sono arrivati i risultati delle analisi: confermerebbero che la spazzatura made in Naples è in regola e non pericolosa. Ci sono stati sostanziosi conferimenti anche in Emilia Romagna, Toscana e Puglia.

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