L’ira del cardinale: si è toccato il fondo ora tutti si adoperino per voltare pagina

Sepe ha incontrato in Curia il procuratore Lepore
"Ognuno faccia la propria parte"
10 maggio 2011 - AnnaMaria Asprone
Fonte: Il Mattino

«Bisogna eliminare una brutta pagina dalla città. Speriamo che si trovi una soluzione. Adesso, forse proprio perchè si è arrivati al fondo, ognuno sta cercando di trovare un modo ed un sistema per togliere questa brutta pagina dalla nostra città». Nuovo affondo del cardinale. A margine di una iniziativa sulla mobilità, visto anche il parterre, nessuno degli invitati ieri mattina in Curia, ha potuto sottrarsi all’affrontare il tema della nuova grave crisi dei rifiuti in città e in provincia. Per il cardinale si è toccato davvero il fondo. E auspica che si trova al più presto una via d’uscita. Anche il Procuratore di Napoli Giandomemico Lepore, presente alla manifestazione, è tornato sull’emergenza, stavolta indicando anche esplicitamente la possibilità di sversare nel giuglianese. «Per uscire dall'emergenza rifiuti - ha detto Lepore - occorre una nuova discarica. È inutile stare a cincischiare e trovare siti provvisori che non ci sono perchè gli stir sono pieni». Quindi, nel merito: «Si parlava di Taverna del Re ma non è praticabile perchè è in una situazione molto traballante. Si deve fare assolutamente una discarica ed utilizzare quelle che già ci sono ampliandole e facendole a regola d'arte altrimenti non si finisce mai con l'emergenza. Deve cominciare l'opera di sistemazione del nuovo o dei nuovi termovalorizzatori che servono a Napoli e provincia». Quindi l’appello: «Avevo anche individuato un'area per la nuova discarica ma sono stato attaccato perchè non posso parlare di quest'area che è fuori provincia. Spero che tutti si siedano intorno ad un tavolo e cerchino di risolvere il problema dell'emergenza rifiuti». Presente all’incontro in Curia anche il ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Francesco Saverio Romano. «Spero che questo sia l'ultimo intervento da parte del Governo», ha detto, riferendosi all’invio del contingente di militari per rimuovere l’immondizia dalle strade. Per togliere i rifiuti ci vuole del tempo, erano tanti. «È inimmaginabile - ha aggiunto - che in una città debbano intervenire, per l'ennesima volta, i militari. Sono convinto che la prossima amministrazione, che certamente sarà di segno diverso, saprà risolvere questo che è un problema che ha cancellato, purtroppo, quell'immagine di Napoli come città solare, pulita e bella e che ha arrecato tanto disagio non soltanto ai cittadini, ma anche e soprattutto all'immagine della città». Una due-giorni tutta napoletana peril inistro che domenica ha assistito al Lotteria. «Ieri ed oggi - ha detto - per impegni politici, ho visitato questo territorio c'è un problema che ha devastato l'immagine della città stessa e che va oltre il disagio che i cittadini vivono. L'emergenza rifiuti è riuscita a cancellare anni di storia, di promozione turistica, di percorsi enogastronomici. Ne siamo tutti un po' responsabili di una mancata attenzione che diventa rischio per tante ragioni, per l'immagine della metropoli che viene rovinata e per le infiltrazioni mafiose e camorristiche che ne traggono lucro e beneficio». Le possibili soluzioni? «Risolvere il problema dei rifiuti è una priorità assoluta e tutti insieme dobbiamo sederci intorno ad un tavolo per aiutare l'amministrazione ad uscire da questa situazione. Deve essere l'ultima volta che l'esercito interviene per risolvere il problema rifiuti. Oggi è la Giornata Europea: lavoriamo per fare di Napoli una città europea e perché il mondo la riconosca come tale». Presente anche il questore Luigi Merolla. «Come forze di polizia seguiamo attentamente ogni protesta per tentare di prevenire quanto più è possibile le proteste della cittadinanza o quantomeno contenerle sempre nell'alveo di legalità». Sulle colpe di ciò che accade Merolla preferisce glissare limitandosi a dire: «Non penso che spetti a me stabilirlo».

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