De Luca: "Basta insulti, confronto sui problemi"
«È l’ultima volta che intervengo in una querelle che non ha nulla di politico, ma rappresenta soltanto un’aggressione nei confronti del Pd e delle sue rappresentanze istituzionali»: il senatore Enzo De Luca, nel corso di un’iniziativa elettorale tenuta ieri sera a Roccabascerana a sostegno della candidatura a sindaco di Enzo Testa, interviene nuovamente nella polemica che lo vede contrapposto al coordinatore regionale dell’Udc, Ciriaco De Mita. «In campagna elettorale - afferma - bisognerebbe confrontarsi ed eventualmente scontrarsi sui problemi che riguardano i cittadini, fornendo delle risposte. Sono amareggiato che vi sia, invece, chi sceglie la tattica del dileggio, cercando di condizionare il dibattito. Probabilmente certe reazioni scomposte sono il frutto di un disagio determinato dall’incoerenza delle proprie posizioni politiche. Si arriva persino a negare percorsi comuni. È un atteggiamento inaccettabile». A proposito di coerenza politica, De Luca rivendica l’adesione al filone del cattolicesimo democratico rappresentato da Aldo Moro, del quale proprio oggi ricorre il trentatreesimo anniversario della tragica scomparsa. «Ho sempre creduto nel progetto del Pd - precisa il parlamentare irpino - e se altri hanno cambiato idea in corso d’opera non è colpa mia. Sul piano nazionale con l’Udc condivido l’opposizione al governo Berlusconi, ma qui da noi la situazione è molto differente». Il senatore democratico sottolinea l’importanza di un tema come quello dei rifiuti e delle ricadute che ha sul territorio, sia sotto il profilo dello sviluppo, che delle connessioni con interessi e poteri illeciti. «È una questione che pongo in tutta Italia, certamente non si può pensare che proprio la Campania ne sia immune. L’ho detto e lo ripeto: la politica su questo fronte è in ritardo e non è immune da responsabilità. Non comprendo perché qualcuno si senta colpito dalle mie affermazioni». De Luca ribadisce che il lavoro della Commissione bicamerale di inchiesta sulle ecomafie non è ancora terminato: «Sull’interramento delle scorie tossiche e sull’affondamento delle navi dei veleni abbiamo recentemente tenuto l’audizione del generale Siracusa, ex direttore generale del Sismi. Vi sono importanti elementi di valutazione su presunte collusioni tra politica e malavita, nei traffici di rifiuti e nei disastri ambientali. La Commissione dovrà estendere una relazione conclusiva sulla quale ci sarà il voto del Parlamento. Finora vi è sempre stato un clima di serena collaborazione tra me e il presidente Pecorella. Tutti gli atti sono stati votati all’unanimità. È nostro dovere fare chiarezza. In ogni caso, non gioisco di fronte all’idea di possibili coinvolgimenti di pezzi dello Stato e della politica». Sulla vicenda rifiuti, De Luca sostiene che non bisogna abbassare la guardia. «Occorre imprimere una svolta, - insiste - anche il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso afferma che soltanto la malavita organizzata è in grado di gestire l’intero ciclo dei rifiuti». Mentre si accinge a parlare anche di sanità, servizi pubblici e sviluppo, De Luca chiede scusa ai cittadini di Roccabascerana per un ultimo riferimento alla polemica del momento. «Non sono propenso ad accettare un tale svilimento della politica, - afferma - ma non posso consentire che si offenda la mia dignità. Il mio impegno è sempre stato contrassegnato dal consenso elettorale che ho raccolto agli appuntamenti con le urne. Per qualcuno sarei un senatore eletto o nominato per caso? Altri nemmeno il caso fortuito li ha voluti. Sono pronto a confrontarmi su questioni concrete, anche perché sono abituato a scendere nel vivo dei problemi, come ho dimostrato quando ero assessore regionale, con ben tre leggi quadro, nel settore dei lavori pubblici, delle cave e delle attività termali. Adesso basta con gli insulti».