Ormai è disastro sanitario per terra tremila tonnellate
Per l’Asìa quella di ieri è stata, dal punto di vista della raccolta, la peggior giornata degli ultimi tre anni: l’esaurirsi delle discariche e le lunghe code davanti agli stir hanno impedito di sversare più della metà della spazzatura raccolta. Negli impianti alle 17 erano finite solo 470 tonnellate di spazzatura (203 a Giugliano, 100 a Chiaiano 150 a Caivano,26 a Santa Maria Capua Vetere). Secondo l’amministratore delegato della partecipata del Comune, Daniele Fortini, in serata erano ancora 120 i mezzi pieni. Risultato: oggi a terra ci saranno quasi tremila tonnellate di spazzatura. Lo stir di Giugliano è stato praticamente fermo in mattinata, quando ha riaperto ha accolto il carico dei mezzi dell'esercito e solo nel pomeriggio inoltrato è diventato accessibile per i compattatori dei Comuni della Provincia, a cominciare da Napoli. Nella discarica di Chiaiano i conferimenti sono ormai ridottissimi: il sito è quasi esaurito. E non solo, la procura di Napoli ne ha sequestrato 266 metri quadrati. Sono infatti in corso i carotaggi destinati ad accertare la qualità dei materiali utilizzati per impermeabilizzare il fondo cava, i magistrati sospettano che l’argilla provenisse da siti già sequestrati e gestiti dalla camorra. Una buona notizia arriva invece dall’impianto di tritovagliatura di Tufino che venerdì aveva subito un guasto e che oggi tornerà a funzionare. Ma oggi, come tutte le domeniche, gli stir delle altre province resteranno chiuse mentre saranno aperti quelli di Giugliano e Tufino che funzioneranno, però, con tempi ridotti. In mancanza di discariche e impianti di termovalorizzazione sufficienti, il sistema continua a reggersi solo grazie ai trasferimenti della frazione umida (che proviene dalla lavorazione degli stir) nelle altre regioni, ma ieri proprio questi viaggi della speranza hanno fatto scattare la protesta in Sicilia. A Termini Imerese sono arrivati i rifiuti destinati alla ditta Vincenzo D’Angelo che gestisce ad Alcamo un impianto di lavorazione della spazzatura. Non è certo il primo carico, ma ieri è sceso in campo il sindaco del comune siciliano, Giacomo Scala, che ha protestato per non essere stato informato dell’operazione: «Il presidente della Regione - dice - è anche commissario per i rifiuti in Sicilia. Ha autorizzato questi conferimenti? Se le cose stanno così siamo di fronte a una vergogna senza confini. Si tratta di fatti di una gravità inaudita». Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, che ha spiegato: «Stiamo verificando le condizioni igienico-sanitarie – dice - ma una cosa è certa: l’area portuale è solo una zona di transito».