Rifiuti, blitz di Berlusconi "Lunedì tornano i soldati"

In campo 170 milioni per rimuovere i cumuli:. E' polemica
6 maggio 2011 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Berlusconi invia di nuovo l’Esercito a Napoli per ripulire le strade dai rifiuti e i partiti d’opposizione insorgono. L’annuncio del premier, che sarà in città venerdì per chiudere la campagna elettorale del candidato sindaco Gianni Lettieri, arriva al termine del Consiglio dei ministri: «Dato che si sono riformati i mucchi di immondizia, abbiamo chiesto ancora una volta l’intervento dei militari. Da lunedì saranno in campo 73 mezzi e 170 uomini per far ritornare Napoli ad essere una città civile». Non mancano le accuse agli enti locali: «Non è vero che il governo e in particolare il presidente Berlusconi non hanno compiuto un miracolo - dice il Cavaliere - il miracolo fu fatto e in quella situazione noi lasciammo Napoli pulita indicando gli obiettivi che avrebbero dovuto raggiungere le amministrazioni locali e che non sono stati centrati, come dimostra il fatto che non è stata bandita neppure la gara d’appalto per i due termovalorizzatori». Un attacco che il premier rivolge alla classe dirigente del centrosinistra, come conferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti: «È evidente che Berlusconi si riferiva alle inadempienze del Comune di Napoli e della precedente amministrazione regionale sia per la differenziata sia per gli impianti. La nuova giunta campana ha già provveduto alla pubblicazione del bando e anche la Provincia di Salerno ha già in fase di aggiudicazione il secondo termovalorizzatore». Parole che scatenano l’immediata reazione delle forze politiche. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, è durissimo: «È ora di smetterla con i miracoli a Napoli. Berlusconi come al solito lo sta allestendo usando l’Esercito per fini elettorali. Tutti sanno che il problema è dove mettere i rifiuti. E questo problema non è stato risolto né dalla Provincia né dalla Regione. Quella non è una soluzione e di nuovo si cerca di fronteggiare il tutto solo con la propaganda e con un nuovo miracolo e non affrontando i problemi. È ora di finirla con i miracoli e smetterla con le emergenze perché Napoli non merita tutto questo». Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini non ha dubbi: «Per Berlusconi la colpa è sempre degli altri, è una costante di sempre. La realtà è che lui è un venditore di fumo e il fumo non è la risoluzione dei problemi». Dello stesso avviso il vicepresidente di Fli Italo Bocchino: «Mandare i militari a fare gli spazzini è un imbroglio nei confronti dei cittadini». Il sindaco Rosa Russo Iervolino va all’attacco: «Berlusconi non si è commosso di fronte al fatto che a Pasqua siamo stati tra i rifiuti, con il rischio di perdere i turisti, né vedendo Napoli tra l’immondizia nel giorno della festa di San Gennaro. Ora si commuove per le elezioni». Positivo, invece, il commento del governatore Stefano Caldoro: «Dove c’è crisi di raccolta come a Napoli, è sempre bene che ci sia l’affiancamento di chi sostiene e aiuta a farla e che in questo caso è l’Esercito. L’organizzazione della città non era in grado di garantire i flussi che non erano ordinari - sottolinea - la struttura del Comune non è in grado di effettuare conferimenti eccezionali perché con i propri mezzi non riesce a farlo. Per fortuna ha riaperto Chiaiano, alcuni Stir si sono svuotati perché il termovalorizzatore di Acerra funziona a tre linee e consente in particolare di svuotare quello di Caivano e abbiamo la possibilità di conferire». Anche Lettieri guarda con ottimismo alla decisione del presidente del Consiglio, che considera «obbligata. È la conseguenza dalle gravissime inadempienze di chi è tenuto ad occuparsi dello smaltimento dei rifiuti e non lo fa da anni. Dal 16 maggio, se sarò eletto, mi assumerò per intero le responsabilità che spettano a chi amministra la città, e Napoli avvierà in tempi rapidi un ciclo virtuoso di raccolta e smaltimento dei rifiuti». All’imprenditore replicano gli altri candidati sindaci. Per Mario Morcone, in corsa con Pd e Sel, «il miracolo annunciato dal nostro premier svela non solo poca chiarezza nella delicata vicenda dei rifiuti, ma anche la strategia che c’è dietro queste “emergenze elettorali” che si risolvono a colpi di scena a pochi giorni dal voto». Raimondo Pasquino, in campo con il terzo polo, tuona: «Non è possibile che, negli ultimi anni, a ogni competizione elettorale le strade della nostra città si riempiano di rifiuti per consentire al vice di San Gennaro, al secolo Silvio Berlusconi, di fare, a differenza del nostro patrono, uno dei suoi finti miracoli». Secondo Luigi de Magistris (Idv) il Cavaliere «fa il gallo ncopp ’a munnezza. È il solito demagogo, il principe del populismo, il re della politica come spot permanente: si ricorda dell’immondizia, guarda caso, a pochi giorni dal voto. La stessa immondizia che è stata volutamente lasciata in strada per farne merce elettorale». Infine l’ex guardasigilli Clemente Mastella (Udeur): «Siamo ancora una volta di fronte a un intervento emergenziale, una pezza, che rischia di tradursi in un ennesimo incantesimo e che si presta, inevitabilmente, ad essere letto come una forma di pronto soccorso elettorale».

Powered by PhPeace 2.6.4