Roghi e barricate: rivolta da Pozzuoli a Capodichino
Emergenza rifiuti sempre in primo piano. La rabbia dei cittadini ormai si trasforma sempre più spesso in protesta che si manifesta, imprevedibilmente, in ogni punto della città. Ieri pomeriggio è toccato all’area flegrea, ad Arco Felice e al Rione Toiano, dove è scattata la protesta per i cumuli di rifiuti abbandonati da giorni che, con i primi caldi, incominciavano ad emanare odori nauseabondi. Un centinaio di donne e ragazzi sono scesi in strada ed hanno bloccato viale Europa Unita all’intersezione con la Domiziana all’altezza dell’ingresso della tangenziale di Arco Felice e con il viale di accesso al Rione Gescal e nei pressi di piazza Aldo Moro. In scena lo stesso copione già visto: raccoglitori dei rifiuti indifferenziati e campane della differenziata messi al centro delle strade e sacchetti sparpagliati ovunque. Qualcuno ha anche dato fuoco ai rifiuti, tra cui erano state nascoste anche vecchie gomme d’auto, incendi subito domati. Traffico in tilt e, per lungo tempo, circolazione veicolare paralizzata. Sul posto sono subito intervenuti gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato di Pozzuoli e squadre della Polizia Municipale di Pozzuoli. Per un paio di ore, la società Tangenziale di Napoli ha chiuso gli svincoli di uscita di Cuma e di Arco Felice. Fortunatamente, grazie alla mediazione degli ispettori di polizia, la protesta è rientrata dopo alcune ore evitando altri disagi. Subito dopo sono intervenute squadre della nettezza urbana che hanno liberato le strade dall’immondizia sparpagliata dai dimostranti. La protesta è rientrata dopo che i responsabili dell’ufficio Igiene hanno garantito che, da questa mattina, si procederà alla pulizia integrale dei quartieri interessati dall’emergenza. Un impegno che è stato possibile assumere in quanto proprio ieri, in mattinata, era arrivata l’autorizzazione all’ufficio Igiene e Sanità del comune puteolano di poter conferire agli Stir 150 tonnellate di spazzatura al giorno, cinquanta in più della quota ordinaria. I compattatori dovranno conferire sempre allo Stir di Tufino e l’autorizzazione concessa dalla Prefettura è «sine die», in pratica dovrebbe consentire di azzerare in città i rifiuti abbandonati da mesi in strada nel giro di una quindicina di giorni. Si partirà dall’area di Arco Felice e Pozzuoli alta e poi si passerà alle periferie. In serata poi, a Napoli, altre manifestazioni di protesta. Sono stati effettuati vari blocchi stradali, sempre a causa dei rifiuti non raccolti, in diversi punti della città dove la spazzatura è stata riversata dai cittadini sul manto stradale, il che ha creato molta tensione e intralcio al traffico. La rabbia è esplosa prima in via Nicolini, ai Ponti Rossi, poi in via Don Bosco e a Calata Capodichino. Quindi ancora in piazza Carlo III°, nella zona del Mercato e sino a Secondigliano. Sono intervenuti polizia, carabinieri e i mezzi dell'Asia, e inevitabilmente i vigili del fuoco chiamati a spegnere i vari roghi accesi dai manifestanti. Da Roma intanto, arrivano le dichiarazioni del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo durante il Question Time alla Camera in risposta alle interrogazioni sugli intendimenti del Governo in merito alla gestione rifiuti in Campania: «Dopo 14 anni di emergenza con il ritorno alla gestione ordinaria da parte della Regione e altri enti territoriali è del tutto fisiologico che possano registrarsi ritardi e criticità che però non possono essere imputate al Governo nazionale». Il ministro dell’Ambiente ha poi annunciato l’avvio delle procedure per «l’attivazione nel 2011 di altri tre impianti di compostaggio che vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti. La Regione ha avviato due protocolli d’intesa con il Conai per potenziare la raccolta differenziata, un lavoro coordinato dal Governo che comincia a dare i suoi frutti». «Abbiamo sbloccato le compensazioni ambientali, molto attese dal territorio, - ha concluso la Prestigiacomo - e abbiamo stanziato 150 milioni di euro per tutti gli impianti intermedi che dovranno a breve essere realizzati e per incentivare la raccolta differenziata».