Ancora cassonetti dati alle fiamme è caos dai Quartieri a Monteoliveto
Fuoco e fiamme nel centro di Napoli. Non si placa l’ira dei cittadini contro l’emergenza rifiuti. Nuovi roghi sono apparsi nel pomeriggio di ieri, per le strade del centro: dai Quartieri spagnoli fino a via Sant'Anna dei Lombardi, a via Monteoliveto, a pochi passi dal comando provinciale dei carabinieri. I cumuli di rifiuti, alcuni bruciati per protesta, sono stati riversati per le strade e sui marciapiedi rendendoli inagibili. Forte criticità dunque, nelle zone della city dove si è resa difficoltosa la viabilità per i pedoni e il traffico di veicoli si è paralizzato per lunga parte del pomeriggio. Serena, studentessa di architettura, si copre la bocca per evitare di inalare i fumi neri e si dice «stanca di dover camminare sui rifiuti come se camminassi sulle acque. Spero presto questa situazione si possa risolvere per il bene di tutti noi». Sant’Anna dei Lombardi, strada ad alta densità commerciale; negozi di telefonia, borse, agenzie immobiliari, mobilifici soffre l’emergenza in maniera particolare. Massimo, proprietario di una bottega di pelle ammette: «Tra poco dovremo barricarci dentro i negozi per non sentire la puzza di bruciato, visto che è anche dannosa per la salute. Ci dicono di stare tranquilli, che l’emergenza finirà. Credo che fin quando non si risolverà il problema a monte la situazione non potrà cambiare». Sulla questione è intervenuto nella mattinata di ieri anche l'assessore all’igiene urbana del Comune, Paolo Giacomelli, durante la riunione tenutasi a palazzo San Giacomo, sulle criticità dei mercati rionali, rispetto all'emergenza: «La situazione si è leggermente ripresa nel fine settimana scorso. Purtroppo il fine settimana la situazione tende sempre a peggiorare e fin quando non avremo un sito di compostaggio nostro, non si potrà risolvere il problema fino in fondo». Si naviga a vista dunque e l’assessore all’ambiente, Gennaro Nasti, lancia una provocazione: «Dovremo far raccogliere l’umido all’Asìa e sversarlo fuori la Regione. Non possiamo, visto i costi, mandare i rifiuti sempre in altre regioni. Ma d’altro canto non sappiamo dove metterli». Una situazione delicata, che tiene in stato d’allerta anche l’Asl. Il monitoraggio nei mercati cittadini è continuo e il Comune da far suo fa sapere: «Noi non vogliamo chiudere i mercati rionali», ma c’è anche da dire che il rischio c’è ed è anche alto. Quelli che vendono prodotti alimentari infatti sono in una situazione emergenziale. L’assessore allo sviluppo e al commercio, Mario Raffa, ha commentato così questa eventualità: «La situazione non è drammatica, ma è da tenere sotto osservazione. Stiamo facendo il possibile per evitare la chiusura dei mercati, soprattutto di quelli ortofrutticoli, ma abbiamo bisogno anche della collaborazione degli esercenti. La differenziata deve partire da loro».