Sessanta sindaci in marcia contro la discarica

Domani la manifestazione in città. La De Simone cerca di accelerare per l’incontro con Bertolaso
30 maggio 2008 - Michele de Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

É tutto pronto. Domani l'Irpinia scenderà in piazza per protestare contro l'eventualità che il sistema di gestione regionale dei rifiuti non penalizzi oltremodo la provincia di Avellino. Contro chi vorrebbe trasformare la verde Irpinia nell'immondezzaio dei rifiuti prodotti a Napoli e nel resto della Campania. Il rischio, assai concreto, è quello che la provincia di Avellino, che produce solo il 6% dell'immondizia di tutta la regione e raggiunge il considerevole risultato del 42% di raccolta differenziata, possa ritrovarsi con due sversatoi di livello regionale. Senza considerare il sito di stoccaggio di ecoballe di Pianodardine, che avrebbe dovuto chiudere, per essere ristabilito, proprio domani e, invece, ancora sotto sequestro, potrebbe ospitare rifiuti foderati ancora per mesi. Amministratori e cittadini vogliono far sentire la propria voce a chi continua ad imporre scelte calate dall'alto, lasciando l'Irpinia ai margini di ogni decisione importante. La richiesta principale che arriverà sarà quella di rivendicare la gestione in proprio del ciclo integrato, di avviare il percorso di provincializzazione. Il corteo, al quale hanno aderito oltre 60 sindaci della provincia, ieri le ultime conferme dei primi cittadini di Mugnano e Forino, e la presidente della Provincia De Simone, in forma privata, partirà da Borgo Ferrovia fino a raggiungere l'impianto Cdr di Pianodardine. Dove sarà allestito un palchetto «di fortuna», su un camion, per gli interventi di uno dei sindaci dell'alta Irpinia, di un rappresentante del comitato di Pianodardine e di alcuni esponenti istituzionali. Al termine, una delegazione si porterà in Prefettura per presentare, in maniera istituzionale, le ragioni della manifestazione. Gli organizzatori, che hanno avviato le ultime iniziative di informazione e sensibilizzazione delle cittadinanze, attendono una grande partecipazione al corteo. Ieri, intanto, i sindaci di Andretta e Savignano hanno avuto, in momenti diversi, un colloquio informale con la presidente della provincia. La De Simone ha confermato che, così come già accaduto per Savignano, la Provincia promuoverà azioni legali, di concerto con gli amministratori del territorio, contro l'eventualità di una discarica a Pero Spaccone. Ma c'è di più. La presidente incontrerà ancora, molto presumibilmente martedì, il primo cittadino di Andretta, unitamente ai colleghi di Bisaccia, Vallata e Lacedonia. L'intenzione è quella di presentarsi in Commissariato chiedendo di accantonare l'ipotesi discarica e realizzare nella zona un impianto ArrowBio. Con Ciasullo, la De Simone ha parlato dell'ulteriore slittamento della convocazione di Bertolaso, impegnato sulle gravi situazioni del napoletano, dei sindaci dei comuni irpini individuati nel piano discariche del Governo. Ma si è discusso anche del ridimensionamento della discarica di Pustarza, ipotesi rispetto alla quale Ciasullo è ancora ottimista, e dell'intenzione del comune di chiedere la gestione dell'impianto di smaltimento dei rifiuti. Non c'è pace, nel frattempo, sul fronte Cdr. In giornata, infatti, i sindacati regionali chiederanno un incontro con la struttura commissariale. C'è necessità di capire le conseguenze, soprattutto per i lavoratori, dell'attuazione del piano Bertolaso, che prevede la sospensione delle attività degli impianti Cdr ed il conferimento di immondizia tal quale in discarica. I lavoratori sono apprensione perché vedono addensarsi nubi sulle loro prospettive occupazionali, in un momento senz'altro non felice per la vicenda giudiziaria che, nei giorni scorsi, ha portato agli arresti domiciliari 25 persone tra cui tutti i responsabili degli impianti Cdr della regione.

 

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