Il Pdl conquista il Consorzio di bonifica

Dopo oltre trenta anni finisce l’era commissariale al Consorzio di Bonifica dell’Agro nocerino-sarnese. Il Pdl conquista sedici seggi sui venti disponibili, mentre gli altri quattro sono stati appannaggio della Coldiretti che registra una vittoria senza precedenti. Lo statuto del Consorzio di Bonifica prevede che l’assemblea debba essere formata da trenta componenti di cui dieci di nomina delle province i cui territori sono interessati all’attività del Consorzio, in questo caso Salerno, Avellino e Napoli e venti invece provenienti da elezione diretta. Dai risultati delle elezioni svoltesi domenica primo maggio, al Consorzio di Bonifica dell’Agro nocerino sarnese sono risultati eletti, fra tutte le liste che hanno raggiunto il quorum: Gino Fontana, Vincenzo Orlando, Giuseppe Senatore, Giuseppe Napolano, Luigi Montoro, Raffaele Violante, Alfonso Fantasia, Eduardo Ruggiero, Sabato Crescenzo, Maurizio Tranzillo, Restituto Pierri, Michele Ercolino, Lucia Albero, Vincenzo Petrosino, Damiano Odierna, Michelangelo Corrado, Eleonora Maribel Aufiero, Vittorio Sangiorgio, Marco Amatrudo, Antonio Del Regno. A questi, nei prossimi giorni, i presidenti delle province di Napoli, Salerno e Avellino, tutti di centrodestra, aggiungeranno, con le loro nomine, i dieci consiglieri politici e successivamente, l’assemblea, al completo, provvederà ad eleggere il consiglio di amministrazione e il nuovo presidente. L’ultimo commissario, Gino Marotta, che era espressione della giunta regionale guidata da Antonio Bassolino, ha quindi traghettato il Consorzio verso una gestione «normalizzata» lasciando il testimone agli avversari politici che hanno praticamente stravinto la consultazione elettorale. Ma come è maturata la vittoria del centrodestra? L’artefice del successo del Pdl al Consorzio di Bonifica è stato l’assessore provinciale alla Sanità Sebastiano Odierna. L’esponente politico sarnese, fedelissimo di Edmondo Cirielli, ha pianificato la vittoria a tavolino fin dalla formazione delle liste. Da una posizione defilata, sempre dietro le quinte, l’ex leader di An, non ha mollato un attimo «la presa». Ha perfino organizzato gli attivisti per recarsi al voto e il risultato era stato già preventivato domenica sera ad urne ancora aperte. Mentre in tanti si sbracciavano per partecipare a convegni e manifestazioni sul primo maggio, lui invece contava elettori e assenti dalle urne, organizzava la sensibilizzazione, dava le indicazioni su come e chi votare. Alla fine ha avuto ragione lui. Il Pdl ha fatto il pienone e per la prima volta nella sua storia a guidare il futuro del Consorzio sarà un esponente del centrodestra. L’altro vincitore della consultazione elettorale è stata la Coldiretti. «Un grande successo di partecipazione ed un ottimo risultato per la squadra Coldiretti» è stato il primo commento del presidente Pietro Caggiano dopo il riconteggio delle schede e delle preferenze che hanno sancito l'amplein per l’associazione di categoria degli agricoltori «Una sfida raccolta e vinta da parte del mondo agricolo che ha massicciamente risposto all'appello di Coldiretti con una qualificata presenza alle urne che ha sancito l'impegno organizzativo profuso. Un altro passo è compiuto nella costruzione di una filiera agricola di qualità tutta italiana»