Rifiuti, nuovo stop agli impianti: frena la raccolta

Liquidi enzimatici sui cumuli di spazzatura per attenuare la puzza: è l’ultimo rimedio (si fa per dire) messo in campo per combattere l’emergenza rifiuti. Le piogge dei giorni scorsi che hanno impedito gli sversamenti nella discarica di Chiaiano e la rottura di un nastro dell’impianto di tritovagliatura di Santa Maria Capua Vetere hanno nuovamente messo in ginocchio il dispositivo faticosamente messo a punto dagli uffici della Provincia e dalla Regione. I camion dell’Asìa hanno avuto ancora difficoltà a liberarsi dei rifiuti e perciò l’assessore all’igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, ha dato mandato all’azienda partecipata di trattare i cumuli ancora per strada con liquidi enzimatici. «Sono veramente preoccupato per la situazione nell’area orientale della città – spiega - e le zone per le quali ho chiesto ad Asìa un intervento specifico sono quelle circostanti Calata Capodichino e l’area di Fuorigrotta». Particolari disagi si registrano anche in via Monteoliveto e via S. Anna dei Lombardi. Più ottimista, ma anche questa non è una novità, l’assessorato regionale all’ambiente che sostiene: «Nonostante le difficoltà prosegue il piano di recuperi che mira a eliminare le criticità della città entro questa settimana». E Caldoro sottolinea: «C’è un problema Napoli, non un problema Campania. La Regione non ha alcuna competenza, e quelle che aveva le ha svolte tutte. Abbiamo risposto a tutte le prescrizione, la Regione è con le carte in regola». Palazzo Santa Lucia evidenzia anche che i problemi registrati nell’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e alla discarica di Chiaiano (dove le operazioni procedono a rilento a causa delle forti piogge) «sono stati superati aumentando i quantitativi da attribuire agli impianti di selezione e tritovagliatura della provincia di Napoli». Dopo le difficoltà di conferimento registrate domenica a Napoli - solo 674 le tonnellate di immondizia depositate - ieri la giacenza dei rifiuti lungo le strade del capoluogo partenopeo ha toccato quota 1.900 tonnellate. In mattina novanta autocompattatori erano ancora a pieno carico a causa dell'impossibilità di depositare i rifiuti raccolti. Alle 17,30 erano state sversate 1300 tonnellate, poco più della produzione giornaliera. Oggi a terra ci dovrebbe essere qualche tonnellata in meno. Ma il ciclo dei rifiuti, a Napoli e in Provincia resta una scommessa che i responsabili perdono quasi quotidianamente. Sembra uno scherzo di un destino maligno, ma è certo che appena un impianto riprende a funzionare, il guasto sembra magicamente spostarsi in un altra struttura. La scorsa settimana hanno funzionato a scartamento ridotto il termovalorizzatore di Acerra e la discarica di Chiaiano. Nel primo era improvvisamente andata in tilt la seconda linea nella seconda erano in corso lavori di adeguamento e monitoraggio. Da venerdì l'inceneritore aveva ripreso a bruciare a pieno ritmo e i conferimenti a Chiaiano erano stati incrementati. Ma le piogge ele difficoltà a Santa Maria Capua Vetere hanno creato nuovi problemi. Lo stir dovrebbe essere rimesso a posto oggi, ma è già previsto a metà di maggio un nuovo stop a un'altra linea di Acerra. Intanto l'Asìa è pronta a cominciare, a Scampia, la distribuzione dei bidoncini per la differenziata porta a porta, che in giorni diversi dovranno essere riempiti con la frazione organica, con la carta e il cartone, con il multimateriale (imballaggi in plastica e metallo) e con l’indifferenziato. La raccolta vera e propria dovrebbe partire il 16 maggio. Sabato sono previsti gazebo in tutto il quartiere. Nel porta a porta sono già stati coinvolti i quartieri di Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale, Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio, Rione Alto. Secondo una ricerca del WWF Bagnoli con i suoi 19.236 abitanti è il quartiere più virtuoso della città con il 91,11% di differenziata. Seguono il Centro direzionale, Chiaiano, i Colli Aminei, Ponticelli, Rione Alto, San Giovanni.