Affondo del sindaco: chi dice vergogna è incivile
«È un atto incivile e non aiuta niente e nessuno, dire vergogna, vergogna, vergogna, è chiaro a chi mi riferisco». Così il sindaco Rosa Iervolino Russo replica alle polemiche sull’emergenza rifiuti. A chi si riferisce? Una cosa è certa, meno di 48 ore fa l’arcivescovo Crescenzio Sepe ha usato proprio questa espressione: «Vergogna» per definire il precipitare di Napoli nel buco nero della crisi della monnezza. È il cardinale dunque l’incivile? La Iervolino - altra cosa certa - non lo nomina mai ma il prosieguo del suo ennesimo sfogo è di facile interpretazione: «È come se per i rifiuti ci fosse qualcosa da fare che non è stato fatto, da noi - afferma - i rifiuti mi preoccupano sempre e mi preoccupano per la processione di San Gennaro di oggi, per la partita Napoli-Genoa, per la beatificazione a Pianura di Russolillo». Alla processione del patrono la Iervolino c’è sempre stata. Quella la sede, nel caso, di un chiarimento. Oggi se ne saprà di più. Mentre si litiga, a terra restano 1500 tonnellate di spazzatura sotto il sole e anche ieri è stata una giornata di barricate e di mamme e donne esasperate - proprio come ha fotografato la situazione il cardinale - che non ce la fanno più a convivere con la spazzatura. Il blocco c’è stata a Fuorigrotta. Un gruppo di residenti ha riversato la spazzatura non raccolta da giorni in via Leopardi. È intervenuta la polizia municipale. Successivamente sono arrivati gli addetti dell’Asia, che hanno rimosso i rifiuti. Perché allora non pensarci prima? Tensioni anche nella zona del mercatino di Soccavo. Mentre l’assessore Paolo Giacomelli spiega che la colpa non è del Comune ed è fiducioso di un miglioramento nella prossima settimana «quando l’inceneritore di Acerra potrà lavorare su tutte e tre le linee». In questo senso arrivano rassicurazioni dall’assessore regionale Giovanni Romano: «La terza linea di Acerra è ripresa a funzionare - dice - e le discariche di Sant’Arcangelo Trimonte e Chiaiano stanno iniziando a ricevere rifiuti in base ai dispositivi dell’ufficio flussi». Ma la polemica è dietro l’angolo, così Romano attacca duramente Palazzo San Giacomo sulla differenziata: «La vicenda del mancato avvio della raccolta differenziata a Napoli città è tristemente nota a tutti. Per l’ultima volta rispondiamo a Giacomelli che mente sapendo di mentire: è stato il Comune a chiederci di non inviare gli 8 milioni e mezzo impegnati dalla Regione per attivare la raccolta differenziata del capoluogo partenopeo perché, considerato il pessimo stato dei conti di Palazzo San Giacomo, quei soldi sarebbero stati fagocitati nell’enorme buco di bilancio dell’ente di piazza Municipio. L’assessore Giacomelli abbia il coraggio di dirlo a Cicatiello, Fortini e ai cittadini». È la Iervolino a replicare a stretto giro di posta: «L’emergenza è talmente grave da richiedere un atteggiamento responsabile e costruttivo da parte di tutte le Istituzioni. Dall’assessore Romano invece non riceviamo altro che polemiche ed insulti improduttivi. Innanzitutto il Comune non ha alcun buco finanziario». E ancora: «Non risponde al vero, sul piano sostanziale, che il Comune abbia rifiutato i finanziamenti regionali per la differenziata. Forse Romano non sa che esiste un ordine cronologico che regola le spese del Comune, è solo per rendere più rapida la spesa che è stata fatta, d’intesa con la Regione, la richiesta di trasferire direttamente all’Asìa il finanziamento. Basta bugie ed insolenze»