Il commissario aumenta la Tarsu, consumatori in rivolta
i motivi: sono saliti i costi di gestione dei rifiuti
Il Comune decide l'aumento della Tarsu del 15%, consumatori sul piede di guerra. A fronte dell'aumento dei costi del servizio di gestione dei rifiuti, si legge nella delibera a firma del commissario Mattei, gli uffici di palazzo Castropignano si sono visti costretti ad incrementare le tariffe. Ma stavolta gli utenti non ne possono più: «Paghiamo già una della imposte sui rifiuti più care d'Italia, di questo passo ci si chiede dove arriveremo. E' un aumento totalmente inaccettabile e incondivisibile questo voluto dal Comune. Presto faremo sentire la nostra voce contro questa nuova ondata di rincari; organizzeremo senz'altro un'azione dimostrativa per dire una volta per tutte basta» esordisce Fortunato Giaquinto, presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Consumatori. Insomma, al solo pensiero di trovarsi di fronte un avviso di pagamento più salato rispetto a quello dell'anno precedente, la piazza si infervora. Nessuno è escluso nell'ondata di aumenti: scuole, teatri, associazioni, alberghi, negozi, ristoranti, bar, e per finire ovviamente anche le abitazioni private; tutte le aliquote subiranno il rincaro del 15% per l'anno d'imposta 2011. Per queste ultime per esempio si passerà da una tariffa di 3,42 euro a metro quadro a una di 3,93. In pratica per il proprietario di un appartamento di 100 metri quadri la tariffa sarà di 393 euro invece di 342. Senza contare che i possessori di immobili oltre all'aliquota inerente l'immobile stesso, devono versare anche quella riguardante le pertinenze, dovendo così aggiungere alla quadratura anche il garage. Un fattore questo che sembrerebbe scontato per molti, ma che invece non lo è affatto. La ditta incaricata della riscossione delle imposte infatti, ha recentemente avviato un controllo a tappeto di tutte le utenze, 30mila a Caserta, per la verifica dei dati catastali. Insomma, sembra che in città diversi dimentichino, nel pagare la Tarsu, di avere un garage o peggio ancora, non sanno che la legge prevede che anche i garage vengano inseriti nella quadratura valevole per il pagamento della Tarsu. E c'è di più. La ditta che gestisce il servizio starebbe in questi giorni effettuando diversi controlli per portare alla luce diversi evasori parziali. Si tratta di utenti che pagano sì l'imposta regolarmente, ma spesso come privati cittadini e non ad esempio, come professionisti e via discorrendo, versando così molto meno di quanto dovuto. Una serie di fattori che se sommati, sono sufficienti a spiegare perchè i casertani paghino un'imposta sui rifiuti tanto elevata, considerando inoltre che prima degli aumenti, il Comune spendeva per l'intera gestione dei rifiuti 18 milioni di euro circa. «Una spesa di non poco conto, soprattutto se paragonata alla qualità del servizio» prosegue Giaquinto che termina: «E' vero che i cittadini per legge devono pagare per intero il costo della gestione dei rifiuti, ma è anche vero, solo per citare un esempio, che per legge i cassonetti dell'immondizia andrebbero ripuliti e disinfettati frequentemente e questo nella nostra cittadina, non viene assolutamente fatto».