Roghi e barricate, linea dura contro le rivolte

Ancora una giornata d'inferno per i napoletani costretti a destreggiarsi tra i cumuli di spazzatura, i roghi e i blocchi del traffico: anche ieri c'è stato chi non ha rinunciato a utilizzare sacchetti e cassonetti per costruire barricate. E non è stato difficile visto che c'erano in strada circa 1750 tonnellate di spazzatura, un po’ meno del giorno precedente grazie ad un lieve recupero garantito dal conferimento di 1434 tonnellate nella discarica di Chiaiano e negli impianti stir di Tufino, Giugliano, Santa Maria Capua Vetere e Caivano. Cumuli di immondizia svettavano un po’ dovunque. In centro, nei dintorni di piazza Matteotti, proprio tra la Provincia e gli uffici delle poste, i marciapiede erano ostruiti da sacchetti sventrati e bruciati. Pianura, Fuorigrotta e San Carlo all'Arena i quartieri dove maggiore è la sofferenza. Per non parlare della zona Orientale dove si concentrano oltre 500 tonnellate di rifiuti. Nella notte tra mercoledì e giovedì ci sono stati una ventina di roghi e anche in giornata i vigili del fuoco sono dovuti intervenire a spegnere diversi incendi in città e soprattuto in provincia. Oggi le cose dovrebbero migliorare grazie all'apertura della discarica di Chiaiano dove l'Asia dovrebbe portare quattrocento tonnellate. In questo modo dovrebbero anche alleggerirsi le code agli stir. Anche perché da oggi il termovalorizzatore di Acerra tornerà a funzionare su tre linee. Ma presto, probabilmente già nel mese di maggio, è previsto un intervento di manutenzione sulla linea due e quindi l'impianto tornerà a bruciare intorno alle 1400 tonnellate. Intanto ha iniziato a lavorare la task force coordinata da Prefettura e Questura con primi interventi in via Salvator Rosa e Corso Umberto. «Dobbiamo evitare che blocchi della circolazione aggravino ancora di più una situazione che mi auguro, come ci è stato assicurato da Regione, Comune e Provincia, da lunedì dovrebbe cominciare a migliorare», ha spiegato il prefetto Andrea De Martino. E il Questore Luigi Merolla ha annunciato la linea dura nei confronti di chi incendia i rifiuti e blocca il traffico. Ma ancora ieri ci sono stati momenti di tensione al Rione Traiano in via Livio Andronico per la protesta degli abusivi del mercato rionale ai quali era stato impedito l'ingresso. Un gruppo di donne, una decina circa, è salita su un lastrico con delle taniche piene di benzina e ha minacciato di darsi fuoco. Ma prima hanno incendiato i cassonetti dei rifiuti. Solo dopo qualche ora le forze dell'ordine sono riuscite a convincerle a sgomberare. Contemporaneamente a via Cinthia un altro gruppo di manifestanti rovesciava sulla carreggiata i cumuli intralciando il traffico. Una situazione difficile, evidenziata da più parti. Rispondendo al cardinale Sepe e al procuratore Lepore, l'assessore Regionale, Giovanni Romano ha detto: «Al Comune di Napoli stiamo garantendo la possibilità di conferire in via privilegiata presso gli Stir e gli impianti esistenti, consentendo un recupero quotidiano delle giacenze ma per risolvere le criticità legate al ciclo dei rifiuti occorre l'impegno di tutti. Occorre puntare sull'impiantistica e, nell'immediato, sullo sviluppo di un idoneo sistema di raccolta differenziata». E oggi l'Asia terrà una conferenza stampa per annunciare l' attivazione del sistema di raccolta differenziata integrale che prevede, entro la prossima estate, il coinvolgimento dell’intero quartiere. Nel porta a porta sono già stati coinvolti i quartieri di Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale, Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio, Rione Alto con una popolazione di 136 mila abitanti. Si comincerà, come è già successo negli altri quartieri, spiegando agli abitanti le modalità del servizio. Dall'inizio della prossima settimana saranno distribuiti i bidoncini colorati che in giorni diversi dovranno essere riempiti con la frazione organica, con la carta e il cartone, con il multimateriale (imballaggi in plastica e metallo) e con l'indifferenziato.