Oggi lo start up dell’impianto nell’area industriale. Il plauso di Legambiente

Compost, apertura tra le polemiche

Gestione assunzioni
raporti sempre più tesi tra Provincia e Comune
28 aprile 2011 - Simona Paolillo
Fonte: Il Mattino Salerno

Apre tra dissapori e compiacimento l’impianto di compostaggio di Salerno. Ne è compiaciuta Legambiente, che auspica che adesso anche altre città seguano l’esempio di Salerno. «Finalmente», esclamano gli ambientalisti. Chi invece grida allo smacco è Ecoambiente, la società provinciale che rivendica la titolarità della gestione di tutto il ciclo dei rifiuti, compreso il compostaggio. Il presidente Roberto Celano ha indetto ieri mattina una conferenza stampa per fare chiarezza sulla vicenda e nel pomeriggio s’è trattenuto con i sindacalisti per valutare le ripercussioni dell’avvio sul versante lavorativo. Lo start up dell’impianto di compostaggio ha inclinato ulteriormente i rapporti tra Provincia e Comune. Da palazzo Sant’Agostino rivendicano la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti in base alla normativa vigente, sottolineando che ai Comuni è affidata solo la raccolta dei rifiuti. «Stanno per inaugurare un impianto di compostaggio senza avvertire la società che dovrà occuparsene», ribadisce Celano. Ma chi inaugura, in realtà, non è il Comune ma la società milanese Daneco Impianti, insieme alla spagnola Ros.Roca e alla sarnese Rcm Costruzioni, vincitrice del bando indetto qualche anno fa dal Comune per la realizzazione dell’impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. Un finanziamento di oltre 24 milioni di euro per l’impianto e la sua messa a regime. Secondo le predisposizioni del bando, nel primo biennio di attività l’associazione temporanea di imprese deve provvedere alla gestione provvisoria dell’impianto e alla formazione del personale che subentrerà, alla scadenza dei due anni, nella gestione dell’impianto. E così è stato. La Daneco Impianti ha assunto e sta formando i lavoratori. E oggi metterà in moto le macchine e darà il via all’attività degli addetti al compostaggio dei rifiuti salernitani. In questo contesto si inseriscono le proteste dei sindacati, come Filas e Uil Trasporti, che avrebbero voluto all’interno dello stabilimento parte dei lavoratori in esubero dei consorzi di bacino. «Rubano posti di lavoro», grida Scarano di Uil Trasporti, spiegando che in una situazione di grande crisi occupazionale bisognava tener conto del personale in esubero dei consorzi. «Se Salerno è una città pulita - chiosa - il merito è dei lavoratori dei consorzi che hanno provveduto alla raccolta differenziata». Va oltre il segretario regionale di Filas, Domenico Merolla, che firma un esposto alla Procura della Repubblica: «Tali operazioni sono semplicemente scandalose, chiaramente clientelari per fini elettorali e assolutamente illegittime di fronte alla consolidata normativa che prevede obblighi precisi circa il soggetto gestore e le maestranze da impiegare», dice facendo esplicito riferimento all’assunzione, nell’impianto, di cinquanta lavoratori non provenienti dai consorzi di bacino della provincia di Salerno. Nel sostegno dei sindacati confida anche Celano, che bolla come uno «specchietto per le allodole» l’assunzione di personale. «Il trasferimento dei lavoratori dai consorzi di bacino a Ecoambiente subisce un’onda d’arresto a causa del problema della gestione degli impianti», spiega il presidente consigliere comunale ai rappresentanti degli operatori. Pronta la replica dei sindacati: «Non permetteremo che questo processo sia arrestato per questioni politiche. Il nostro obiettivo è il lavoro di persone che aspettano una stabilità dal 2008». La riunione di ieri, presso la Provincia, avrebbe dovuto definire le modalità di trasferimento del personale dai consorzi alla società provinciale. Ma l’operazione è ferma al palo.

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