Attivisti pronti a bloccare i camion torna nel mirino la «Cava Sari»
E spunta una stella a 5 punte
Boscotrecase. Un mix di guerra contro la discarica, avversione per le forze dell’ordine e moti di simpatia per le Brigate Rosse testimoniati dalle stelle a cinque punte dipinte sui muri. Questo l’ambiente nel quale si muoveva il gruppo che occupava l’ ex stazione della Circumvesuviana: a sostenerlo sono i carabinieri che hanno arrestato una persona e denunciato altre dieci. Nei locali sono stati sequestrati fusti di olii esausti che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati usati per bloccare i camion diretti a Cava Sari. I fatti risalgono alla notte tra martedì e mercoledì, quando nei locali di piazza Matteotti era in corso il summit di una frangia di attivisti che da mesi protestano contro la discarica di Terzigno. Intorno alle due i militari hanno fatto irruzione dopo aver individuato la presenza, del tutto abusiva, di numerose persone all’interno dell’edificio che, nel corso degli ultimi mesi, era divenuto una sorta di quartier generale per alcuni esponenti del «Movimento in difesa del territorio area vesuviana - Vesuvio in lotta». Ogni angolo dell’edificio è stato perquisito e, oltre alla presenza dei consueti volantini a sostegno della protesta contro invasi ed inceneritori così come in solidarietà dei ribelli in Libia, sono stati rinvenuti alcuni fusti di oli esausti. Un ritrovamento alquanto singolare: il liquido, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (agli ordini del capitano Luca Toti), sarebbe stato usati dagli attivisti per bloccare lungo via Zabatta e via Panoramica gli autocompattatori diretti a Cava Sari: così come avveniva nel periodo più caldo della protesta, quando lo scorso autunno le città di Boscoreale e Terzigno rimasero per alcuni giorni blindate, strette nella morsa di una violenta guerriglia. Al termine dei controlli, oltre alle dieci persone denunciate per invasione d’edificio e danneggiamento, è stato arrestato uno dei leader delle proteste, il 37enne Enzo Iandolo, che dopo aver fornito false generalità ha opposto resistenza spintonando a terra un carabiniere. Ieri mattina, il giudice monocratico Alessandra Maddalena, nel corso del processo per direttissima, ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa della sentenza. Già lo scorso febbraio un nutrito numero di esponenti del «Movimento in difesa del territorio area vesuviana - Vesuvio in lotta» occuparono l’ex stazione, attualmente utilizzata per il progetto di recupero scolastico Emera, realizzato dall’Ambito Sociale N°15 , e sede dell’associazione Sylva Maris