Battipaglia

Termodistruttore e Cdr, dieci anni di lotte contro i miasmi

29 maggio 2008 - Paolo Giovanni Panaro
Fonte: Il Mattino Saleno

«No al termovalorizzatore e al Cdr», gridavano più di dieci anni fa gli ambientalisti del Nucleo ecologico San Gregorio VII, capeggiati da Carmine Gagliardo. Fecero di tutto per impedire la realizzazione del "mostro", il termodistruttore, e ci riuscirono ma nulla fu possibile per evitare l'alloggiamento del Cdr. «L'indagine della magistratura - dice Carmine Gagliardo, ex presidente del Nucleo ecologico San Gregorio VII - che sono sicuro farà piena luce sulle procedure di smaltimento dei rifiuti, soprattutto dei Cdr, anche quello di Battipaglia, non fa altro che confermare, a distanza di dieci anni, i nostri timori». Parole profetiche quelle di Carmine Gagliardo che aveva ben previsto lo sfacelo dei Cdr. «Se il Cdr avesse funzionato a dovere - ribadisce Gagliardo - non si avvertirebbe, soprattutto la sera sino al centro della città, l'olezzo dei rifiuti che si tratta in quell'impianto. La nostra opposizione al termovalorizzatore e al Cdr era più che giusta ed oggi sono soddisfatto che la magistratura si stia occupando anche del Cdr di Battipaglia». La battaglia fu persa dopo le barricate ed i cortei del 2001. Il sindaco di Battipaglia dell'epoca, Pasquale D'Alessio, si rivolse al Tar e al Consiglio di Stato per evitare la realizzazione dell'impianto di Cdr che invece entrò a funzionare nel 2003. Sempre in prima linea contro il Cdr anche Silvana Rocco dell'associazione ambientalista Vas. «Ci siamo sempre opposti alla realizzazione del Cdr di Battipaglia - dice Silvana Rocco - perché quell'impianto era obsoleto e sapevamo del cattivo funzionamento degli altri impianti di Cdr. Nell'agosto del 2003 facemmo un sopralluogo nel Cdr di Battipaglia e appurammo che molti dei rifiuti trattati non erano fos e sovvalli ma organici. L'inchiesta della magistratura giunge un po’ tardi». Da allora si sono susseguiti i controlli dei vigili urbani di Battipaglia e qualche azienda confinante con l'impianto quasi un anno fa ha sollecitato i controlli dell'Arpac. L'olezzo dei rifiuti era intenso ed i dirigenti della FaBa Sud, che produce contenitori per alimenti, a pochissimi metri dal Cdr, si rivolsero ai vigili urbani di Battipaglia e all'Arpac per tutelare la salute dei propri dipendenti. Il puzzo si sprigionava nell'atmosfera di sera quando venivano aperti i cassoni nel Cdr e si avvertiva quasi per tutta la giornata. Addirittura sino a qualche mese fa sul Cdr si intravedevano anche i gabbiani di solito presenti dove stazionano i rifiuti. Intanto, ieri mattina nel piazzale del Cdr al confine tra Battipaglia ed Eboli c'erano i camion che trasportano le ecoballe e nessun cattivo odore. Di fronte al Cdr ci sono vaste piantagioni di fragole e i braccianti agricoli sono al lavoro tranquillamente. Raccontano che negli ultimi mesi non avvertono quasi più l'olezzo nauseabondo dell'immondizia che viene trattata nel Cdr. «Di sera, soprattutto quando c'è caldo e vento - dice Fausto Grosso, camionista che ogni giorno percorre la strada tra Battipaglia ed Eboli passando dal Cdr - la puzza dei rifiuti è insopportabile. Speriamo quanto prima che si trovi una soluzione».

 

Powered by PhPeace 2.6.4