In fila con il casatiello, la Pasqua degli autisti bloccati allo Stir

Camion incolonnato da venti ore per sevrsare rifiuti nell'impianto
"La nostra festa è qui"
24 aprile 2011 - Tonia Limatola
Fonte: Il Mattino

Giugliano. È stata una settimana di passione anche per gli autisti in attesa di sversare nell’ex Cdr. Arrivano nella zona Asi attrezzati per rimanervi anche venti ore di seguito, notte compresa. E da ieri anche con pastiere e casatielli: festeggeranno qui anche Pasqua e il lunedì in Albis restando in coda il tempo necessario per depositare i sacchetti rimossi dalle strade di Napoli, piene di turisti. In coda tutto il giorno, con turni che sulla carta sono di dieci ore, ma che – in cambio degli straordinari, che di questi tempi fanno sempre comodo- possono arrivare ad essere anche il doppio. Lo impone la lentezza con cui si scarica in queste ore di crisi. Di giorno trovano riparo dal sole sotto all’unico alberello sottratto al cemento della zona industriale e improvvisano tornei di scopone scientifico o briscola su un tavolino di plastica; di notte, invece, dormono nelle automobili furgonate messe a disposizione dell’Asìa e parcheggiate lontano dalla fila di compattatori. Il cattivo odore dei rifiuti sarebbe insopportabile anche per loro che ormai ci hanno fatto il naso. Lo è da anni anche per il migliaio di residenti della zona, che in queste ore solidarizzano con gli autisti: ieri quelli del Comitato Ponte Riccio hanno offerto caffè e colomba. Molti autisti ostentavano un ramoscello di ulivo sul cruscotto e oggi – hanno anticipato- si benediranno a vicenda per sentirsi a casa. Alla tradizione non si rinuncia anche quando si resta in coda per ore e lontano dalla famiglia. Ieri pomeriggio davanti ai cancelli dello Stir di Giugliano c’erano in coda poco più di cinquanta automezzi e gli autisti, divisi a crocchie, discutevano anche di calcio. Per quasi due ore l’attenzione è stata ovviamente calamitata dalle prodezze della loro squadra del cuore: orecchie incollate alle radio per non perdere nemmeno un’azione della partita in corso a Palermo. Un grido di gioia al primo gol di Cavani, poi l’amarezza della sconfitta contro i rosanero. Insomma, sabato Santo al lavoro senza nemmeno il sollievo della vittoria a pallone e ormai senza speranze per lo scudetto. Tutt’intorno il deserto. Le aziende sono in ferie e da quando i campi rom abusivi sono stati smantellati, non si vedono in giro nemmeno i piccoli che corrono in bicicletta. Di buono- dicono gli autisti- c’è che di notte si sentono più tranquilli a dormire nella zona Asi. Ora arrivando all’impianto Stir attraversano la landa desolata dove contano i cumuli di detriti e lamiere che per quasi trent’anni e fino a una settimana fa, servivano da tetto per più di 500 rom. Oggi è anche la loro Pasqua e la festeggeranno in allegria solo i 200 che sono rimasti a vivere nel villaggio attrezzato dal Comune.

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