Cornetta: «Bertolaso ce l’ha con noi, non capisco»
«Io lo so bene che Berlusconi o la Prestigiacomo manco sanno dell'esistenza di Serre. Il sottosegretario Guido Bertolaso sì, tra l'altro è stato nostro ospite, ed è a lui che vanno chieste le spiegazioni sul perché Serre ha il bendiddio di due discariche. Una da raddoppiare ed un'altra grande grande….Eppure potevano scegliere fra 158 comuni». Dopo la tempesta scatenata dalle intercettazioni e degli arresti a 25 indagati nell’Operazione Rompiballe, Palmiro Cornetta indice una conferenza stampa presso il suo municipio e più volte tenta di raffreddare la voglia di fare coniugare Serre sempre con gli sversatoi già aperti o da aprire. «Dal punto di vista umano mi dispiace di ciò che è accaduto. Io sono un garantista e voglio aspettare per tirare ulteriori conclusioni. Però…». Ed è un fiume in piena, lui il sindaco che tutta Italia ha imparato a conoscere perchè finito sotto le manganellate della polizia, ferito, in prima fila nel cordone della protesta. Oggi tortura il sigaro ed infila frasi che ha pensato e che spedisce perfino a Giorgio Napolitano: «Il senso di responsabilità di un popolo non può soccombere a rivalse personali, lo dovrei dire io. Noi non abbiamo seguito la logica localistica, non siamo affetti dalla sindrome Nimby . E' soprattutto Napoli che deve essere liberata dai rifiuti ma io vedo che il senso di responsabilità dimostrato dai miei compaesani prevaricato dalla rivalsa personale di un uomo». I ripetuti ramoscelli d'ulivo mostrati da Bertolaso a Cornetta oggi vengono cortesemente rispediti al mittente. «Quello che abbiamo solo immaginato, le analisi che svolgevamo, adesso le trovo confermate dalle intercettazioni. Bertolaso ha dovuto subìre Macchia Soprana, ed ha tentato di ostacolarne in ogni modo l'apertura. Così noi abbiamo potuto salvare Valle della Masseria. Lo sappiano anche alcuni miei critici che tengo in casa…». L'effetto a Serre delle cronache odierne è stato dirompente. Molti dei dialoghi trascritti avvenivano in contemporanea con le convulse giornate di Valle della Masseria dove qualche centinaio di manifestanti riusciva a tenere in scacco almeno quattrocento poliziotti. Contemporaneamente a Roma andava avanti il duro confronto fra Guido Bertolaso e l’allora ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio, con quest'ultimo protagonista della mediazione che portò ad aprire la discarica di Macchia Soprana. E poi i ruoli s'invertono: prima Bertolaso e poi Marta De Gennaro, sono "pizzicati" nei loro tentativi di rendere più difficile il percorso dei tecnici del ministero dell'ambiente che, in collaborazione con il consorzio di bacino Sa2, hanno consentito di aprire in tempi record. Il 17 maggio di quell'anno, rivolgendosi alla sua vice, Bertolaso affermava: «Tu fai quello che può essere utile, che può servire... io ho un obiettivo preciso: sputtanare i tecnici del Ministero dell'Ambiente».