Un lungo braccio di ferro tra sabotaggi e inchieste

Dagli assalti dei compattatori agli arresti dei fratelli Cigliano
Tutte le tappe della querelle
21 aprile 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Quella tra Enerambiente e Asìa è una contesa che va avanti da tempo. Tutto comincia quando nel maggio del 2009 l’azienda napoletana organizza una gara per riaffidare la raccolta nei quartieri che fino a quel momento erano stati serviti dai veneti. A settembre dello stesso anno, partita la verifica sulle offerte, si scopre che per tutti e tre i lotti ce n’è una sola valida, quella di Enerambiente. L’impresa dei Gavioli gestisce ancora il servizio con un appalto ponte fino all’agosto 2010 quando con bando europeo la raccolta viene assegnata a tre ditte: la stessa Enerambiente, Lavajet e Docks Lanterna. Contemporaneamente la magistratura comincia a indagare sulla ditta del gruppo Gavioli: nell’aprile 2009 l’ispettorato del lavoro segnala un subappalto irregolare a vantaggio della cooperativa Davideco. Nel giugno 2010 Enerambiente (che a Napoli vede tra i propri dirigenti Corrado Cigliano, fratello del consigliere comunale e provinciale Dario e figlio di Antonio Cigliano, che nel ’93 aveva patteggiato una condanna proprio in seguito alla gara per la privatizzazione della Nettezza urbana) a causa della riduzione dell’appalto disdice il contratto con Davideco. E scoppia la protesta. I camion vengono bloccati nei depositi, la raccolta si ferma. A settembre la situazione diventa drammatica: un raid nel deposito di via De Roberto provoca la distruzione di una trentina di mezzi. Poi gli assalti ai compattatori, i raid. A gennaio finiscono in manette Salvatore Fiorito, amministratore della Davideco, e sei lavoratori. Intanto arriva dalla prefettura di Venezia un’informativa su Enerambiente: gli 007 veneti sottolineano che dalle indagini della Dia di Padova sono emersi «acclarati collegamenti» tra l’ad Giovanni Faggiano e Antonio D’Oriano, figlio di Domenico che secondo la Dia sarebbe anello di congiunzione tra il clan D’Alessandro e la Sacra Corona Unita. Non solo: la Dia ha accertato «rapporti di dubbia natura» tra Stefano Gavioli e Angelo Zito arrestato dalla Dia di Palermo con l’accusa di riciclare i soldi dei fratelli Graviano. Il 22 settembre 2010 Faggiano viene coinvolto nella maxi-inchiesta che porta, in Abruzzo, all’arresto dell’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni. A febbraio i giudici napoletani indagano Gavioli per usura: avrebbe tentato di costringere l’ex municipalizzata Asìa ad acquistare o rilevare il leasing di 85 camion. Nello stesso mese scattano perquisizioni nelle sedi napoletane e venete di Enerambiente e negli uffici dell’Asia. In carcere Fiorito ha spiegato che quelle della Davideco erano assunzioni pilotate dalle due società. La settimana scorsa, infine, finiscono in manette Antonio, Dario e Corrado Cigliano: avrebbero cercato di convincere Fiorito a tacere con promesse e somme denaro. E la storia continua.

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